Fara d'Adda

"Prezzi vergognosi, le famiglie hanno diminuito i giorni di vacanza"

I budget si sono ridotti, anche perché quest’anno i costi di voli e traghetti sono lievitati...

"Prezzi vergognosi, le famiglie hanno diminuito i giorni di vacanza"
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Dove stanno andando in vacanza i cittadini della Bassa? Mentre esplode l'estate con l'inizio di agosto, per molte agenzie di viaggio è l'ora di cominciare a tracciare qualche bilancio.  In moltissime sono d'accordo: il caro-vacanze connesso all'inflazione generale di questi mesi non ha fatto molto bene al settore turistico, anzi. Scombinando piani ed equilibri, ha portato molte famiglie, semplicemente, a rinunciare alla partenza, oppure a tagliare di molto i giorni di permanenza nelle strutture ricettive.

Spiega ad esempio la titolare dell’agenzia viaggi «Ci-Tre» di Fara d’Adda, situata lungo la Provinciale in prossimità di Badalasco, Silvana Pelanda.

 «Le mete preferite, quest’anno come quasi ogni anno, restano Sardegna, Puglia, Sicilia, Grecia e Spagna, ma rispetto all’anno scorso l’aumento dei prezzi ha cambiato qualcosa – ha raccontato Pelanda – Non saprei quantificarlo con precisione, ma per fare un esempio se si guarda alle famiglie medie formate da quattro persone, i prezzi hanno spinto molti a ridimensionare le proprie vacanze scendendo da due a una sola settimana di soggiorno. I budget si sono ridotti, anche perché quest’anno i costi di voli e traghetti sono lievitati, e una famiglia nella media fatica a sostenere certe spese».

Meglio dell'era Covid, certo. Ma...

Dopo un 2020 di sostanziale chiusura e un 2021 ancora fortemente penalizzato dalla pandemia, dunque, continua a soffrire il settore turistico.

«Certo un piccolo miglioramento rispetto a quei due anni c’è stato, ma il nostro è un settore che risente di tutti i problemi nel mondo: banalmente anche i viaggi per Parigi hanno subito una forte contrazione, prima per le proteste dei “gilet gialli”, poi per le sommosse delle scorse settimane – ribadisce Pelanda – La Sardegna, per esempio, quest’anno per chi non ha prenotato entro marzo è stata proibitiva con traghetti con auto e due persone arrivati a costare anche 1200 euro. E’ chiaro che di fronte a prezzi così molti hanno rinunciato, e lo stesso vale per i voli. Anche la Grecia, di solito presentata come alternativa economica, è risultata quest’anno molto dispendiosa».

Stesso discorso per Treviglio, dove Ilaria Ferrari, dell’agenzia “Blu Vacanze” di via San Martino spiega come l'aumento dei costi abbia portato a "rivalutare" le mete italiane a dispetto di quelle estere.

Leggi l'inchiesta completa sul Giornale di Treviglio in edicola, oppure QUI 

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