Treviglio

Presentato alla Bcc di Treviglio il libro su Giuseppe Grossi, "il miglior sindaco di Treviglio"

Ieri pomeriggio nell'Auditorium della Bcc trevigliese l'autrice Carmen Taborelli ha presentato il proprio libro su Giuseppe Grossi.

Presentato alla Bcc di Treviglio il libro su Giuseppe Grossi, "il miglior sindaco di Treviglio"
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Presentato nell'auditorium della Bcc di Treviglio l'ultimo libro di Carmen Taborelli, che racconta la figura dell'ex sindaco di Treviglio Giuseppe Grossi.

La presentazione del volume

A moderare l'evento sono stati Cristina Ronchi e il relatore Giuseppe Facchetti, con un contributo finale di Erik Molteni, prima dei saluti e degli auguri del presidente della Bcc cittadina Giovanni Grazioli, cui ha fatto seguito la presentazione del nuovo volume di Carmen Taborelli, già redattrice de "La tribuna" e de "Il Diario". Taborelli, che da un ventennio si cimenta nella stesura di opere impegnative, tutte dedicate alla ricostruzione trevigliese di periodi di fine ‘800 e inizio ‘900, si è impegnata questa volta in un "ritratto di una delle innumerevoli figure trascurate a Treviglio, ma che meriterebbe di essere conosciuta, soprattutto per far capire cosa è la politica vera, l’impegno, l’onestà e la competenza".

Chi è stato Giuseppe Grossi

"E’ il sindaco che più di tutti ha cambiato la città senza stravolgerla, ma modernizzandola, trasformandola da borgo agricolo in una cittadina che diventerà sede di importanti industrie e aziende" han sottolineato i relatori all'evento.
La copertina del libro "Giuseppe Grossi al naturale"

Figlio del Poeta Tommaso Grossi, amico di Alessandro Manzoni, trasferitosi da Milano a Treviglio, dove è cresciuto, Grossi si è speso per la collettività totalmente, nonostante le tragedie terribili che lo hanno colpito in famiglia. Una vicenda tra tutte, l'uccisione dei figlio neonato da parte di una scimmia gelosa che Grossi aveva accettato di ospitare su richiesta di un viandante. Vicenda da cui nacque il detto, usato dai vecchi trevigliesi in modo dispregiativo, "Ta set cumpagn del sumiot del Grossi", "Sei peggio dello scimmiotto del Grossi".

Giuseppe Grossi, come hanno sottolineato Carmen Taborelli e poi in modo straordinario Beppe Facchetti, è stato uno degli ultimi rappresenti della borghesia illuminata - quella tanto vituperata dai "rivoluzionari" dal 1968 in poi- che ha guidato la modernizzazione del Paese, operando per costruire le strutture scolastiche, organizzando il supporto alimentare per i poveri, le colonie marine e montane per i bimbi bisognosi di cure, pensando alla sanità e agli indigenti. Tutto ciò senza trascurare l’armonia e la bellezza della città, per esempio alberando i viali di Treviglio, il tutto senza portarsi a casa un centesimo, anzi donando proprie risorse economiche e tempo, rubandolo agli affetti famigliari e ai propri interessi professionali. Insomma, è stato uno di quei giganti che guardandoci attorno oggi ci fanno riflettere e turbare.

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