Basella

Don Stefano sbarra la piazza contro il parcheggio selvaggio

Stop al parcheggio selvaggio, il parroco don Stefano Bonazzi revoca l’uso pubblico

Don Stefano sbarra la piazza contro il parcheggio selvaggio
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Il piazzale del Santuario di Santa Maria degli Angeli a Basella transennato con una catena. Da giovedì 24 ottobre di fatto è stato revocato l’uso pubblico dell’area e nessuno, a parte gli autorizzati, i mezzi dei disabili e quelli di soccorso, può entrare con un veicolo a motore in quella che è un’area privata, di proprietà della parrocchia.

 

Piazza sbarrata contro il parcheggio selvaggio

Una decisione, quella del parroco don Stefano Bonazzi, che ha messo in subbuglio tutta la frazione, eppure il divieto di sosta e di transito vigeva già da anni. Proprio perché era assai poco rispettato però, il sacerdote ha fatto una scelta drastica. A suo parere l’intervento della Polizia locale, che pure qualche multa l’ha appioppata nel tempo, è stato troppo all’acqua di rose (peraltro c’è anche chi ha fatto ricorso contro la sanzione ricevuta, proprio sulla base del fatto che non si tratta di un’area comunale ndr.). L’abitudine a sostare lì è dura a morire e così è passato alle maniere forti.

"Per rispetto dell’area sacra di accesso del Santuario e per la salvaguardia della pavimentazione si impedisce l’accesso" si legge sui cartelli appesi alle catene. Il piazzale infatti è malconcio in più punti e la parrocchia intende mettervi mano la prossima primavera, qualche preventivo c’è già ma va sottoposto alla Sovrintendenza alle Belle Arti. Lo stesso don Bonazzi domenica scorsa al termine della messa ha spiegato meglio ai fedeli il suo punto di vista.

"Già da tempo nel Consiglio pastorale e nel Consiglio Affari economici se ne parlava ma sempre si rimandava - ha detto leggendo un avviso - crediamo che qualsiasi data si scegliesse non sarebbe mai andata bene. La situazione ormai grave di deterioramento della pavimentazione e la necessità anche per la sicurezza di un restauro conservativo, ma soprattutto il rispetto di quest’area di accesso ad un luogo sacro (e non ad un parcheggio libero, selvaggio e gratuito anche se non custodito) ci ha portato a fare questa scelta che per il momento, ripetiamo, è ancora provvisoria, anche se crea disagio a tutti coloro che per anni di abitudine hanno usufruito della comodità. Stiamo verificando una possibile regolamentazione ma sempre nell’ottica di rispetto doveroso delle due condizioni sopra indicate".

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