"Per le antiche vie": inaugurata l'opera didascalica di Luigimaurizio Assolari

Inaugurato il dipinto "Per le antiche vie": grande festa in sala consigliare per omaggiare l’artista LuigiMaurizio Assolari.

L'inaugurazione in sala consigliare

E’ stata una cerimonia molto leggera, quasi tra amici, quella svoltasi sabato 12 ottobre all’interno del municipio, dove alla presenza di alcuni musicisti del gruppo musicale G. Conca, che hanno allietato il pubblico con le loro sinfonie, il pittore bergamasco ha intrattenuto i presenti raccontandosi e raccontando la propria grande opera didascalica, in cui sono condensati in otto pannelli storia, mito e folklore della città di Bergamo. Il dipinto, donato a inizio anno al Comune spiranese, è da tempo esposto in sala consigliare, e vi resterà senz’altro a lungo:

Ringrazio Manuel Corti, che mi ha fatto conoscere l’artista, e anche Ivan Picenni, che ci ha aiutato nell’allestimento - ha dichiarato brevemente il primo cittadino Yuri Grasselli durante i saluti istituzionali d’apertura - Quando ho visto questo dipinto ho subito accettato il dono di Assolari, perché è un quadro che rappresenta la storia di Bergamo e le sue tradizioni, e perché è bellissimo. Certamente organizzeremo progetti e aperture straordinarie per le scuole, spiranesi e non solo, anche giovandoci della presenza dell’artista. Per noi è questo che significa essere vicini alla cultura e alle tradizioni del popolo bergamasco e spiranese.

L'amore per il territorio di Assolari verrà trasmesso alle nuove generazioni

A seguire, ha preso parola anche l’assessore alla Cultura Silvia Malanchini, che ha ricordato il grande amore per il territorio bergamasco che ha ispirato l’opera di Assolari: "Lo stesso amore che abbiamo noi per il nostro territorio. Grazie di cuore, quindi, Luigimaurizio, perché ci hai offerto la possibilità di valorizzare il nostro passato attraverso la tua meravigliosa arte. Grazie anche per il tempo insieme".
Vero protagonista dell’inaugurazione non poteva poi che essere lo stesso Assolari, che ha preso parola e conquistato i presenti con le proprie spiegazioni:

Arrivai a Bergamo nei primi anni Duemila e, non avendo un albo professionale, mi appoggiai all’associazione artigiani, il cui direttore era molto sensibile alle tradizioni. Lì nacque il progetto di un’opera sul folklore – ha spiegato – Oggi da una parte sono molto soddisfatto, perché grazie alla sensibilità del sindaco, dell’Amministrazione comunale e dell’assessore Malanchini viene valorizzato ulteriormente il mio lavoro; dall’altra parte sono anche triste, perché è come rinunciare per sempre a qualcosa di mio, che non mi apparterrà più, ed è una sensazione strana.

Passando al dipinto, il cui titolo completo è "Per le antiche vie, un pizzico di leggenda e vecchie tradizioni mai dimenticate", Assolari ha mostrato ai presenti alcune delle curiosità meno evidenti: dalla presenza del famigerato "Tone" di città alta ai richiami storici che vanno da etruschi, romani e galli fino a Sant’Alessandro, patrono della città.

Ci sono i veneziani, le gondole nere, gli orobici e i lanzichenecchi, solo per citarne alcuni - racconta Assolari, che si perde egli stesso nella miriade di riferimenti da lui intrecciati con sapiente tecnica - C’è il palo della cuccagna, la corsa coi sacchi e il bruciamento della vecchia in piazza Pontida. Tutto questo, e molto altro.

L'autografo sulla tela

In conclusione, il mantenimento di una promessa: "Avevo promesso che avrei firmato questo quadro una volta che avessi trovato un degno destinatario a cui affidarlo: è giunto il momento" ha concluso l’artista, che ha eseguito la propria performance ancora accompagnato dalle note del corpo musicale Conca, prima di scoprire la targa a lui dedicata dall’Amministrazione comunale e invitare i presenti al rinfresco allestito per l’occasione.

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