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Pagazzano prova a rialzarsi: approvato il piano per il riequilibrio dei debiti

In assemblea pubblica Raffaele Moriggi e Beppe Pezzoni hanno presentato ai cittadini il piano di riequilibrio dell'ente.

Pagazzano prova a rialzarsi: approvato il piano per il riequilibrio dei debiti
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Un bilancio da salvare: approvato e presentato alla popolazione il piano di riequilibrio del Comune. A illustrarlo, sia in Consiglio comunale che durante l’assemblea pubblica di sabato scorso, l’ex sindaco Beppe Pezzoni.

Anni duri per Pagazzano

Un’azione su più fronti, quella dell’Amministrazione del sindaco Raffaele Moriggi, che si propone da un lato di evitare il concretizzarsi di ulteriori debiti, dall’altro di recuperare risorse e, soprattutto, andare a recuperare i passivi dell’ente, distinti in tre voci. In primis, com’è logico che sia in questa situazione, il Dup è stato approvato sostanzialmente in bianco, senza alcun’opera pubblica se non quelle previste con i contributi del Pnrr, ha spiegato il sindaco, che ha poi reso noto di aver implementato il piano delle alienazioni redatto dal commissario inserendovi un’area da seimila metri quadrati vicino al cimitero, dal valore di circa 50mila euro.

Un piano che nel complesso potrebbe generare ora 360mila euro – ha dichiarato – Partiremo vendendo l’area vicino al cimitero, l’ex piazzola ecologica e il lotto in zona industriale, sperando di non arrivare a dover vendere gli appartamenti e il locale della farmacia.

I passivi del Comune

Beppe Pezzoni durante l'assemblea.

In totale l’ente ha accumulato in questi anni passivi per 1,243 milioni di euro, che vanno distinti in più voci – ha spiegato Pezzoni – Possiamo distinguere i debiti fuori bilancio, che ammontano a 642mila euro, i rischi potenziali, pari a 340mila euro, e il disavanzo, di circa 257mila euro. I debiti fuori bilancio riguardano spese per prestazioni e servizi di cui il Comune ha usufruito ma per i quali non sono stati fatti impegni di spesa: stiamo cercando di capire se i soldi ci siano e manchino solo gli impegni di spesa, o se non ci sia copertura finanziaria. In ogni caso questi sono i passivi che ci proponiamo di recuperare per primi e che vogliamo saldare nel primo anno da oggi, perché riguardano l’affidabilità dell’ente come pagatore.

Discorso diverso vale invece per l’altra massa passiva, pari a 660mila euro, di cui 340mila di rischi potenziali:

Questi rischi potenziali non sono debiti che il Comune attualmente ha ma che potrebbero esserci, e riguardano in sostanza i lavori per l’asilo nido. Un cantiere da 700mila euro che ha preso il via lo scorso ottobre, e per il quale già a gennaio l’impresa esecutrice dei lavori ha avanzato riserve tramite il proprio legale per 340mila euro - ha spiegato ancora l’ex sindaco Pezzoni.

"Una richiesta che, è facile capire, non sta né in cielo né in terra, per un incremento dei costi pari al 150 percento del totale" ha commentato invece il sindaco, che ha fatto intendere di star perseguendo un accordo bonario con l’impresa andando a trattare anche sulla penale che la stessa dovrà al Comune per il ritardo nel completamento dell’opera. L’intenzione dell’Amministrazione, in questo caso, pare quella di andare ad annullare quanto dovuto da una parte come dall’altra.

Ultimi ma non ultimi ci sono poi i disavanzi d’Amministrazione degli scorsi anni, in particolare quelli del 2022 per 60mila euro e quelli del 2023 per 197mila euro – ha proseguito Pezzoni – Questi, come i rischi potenziali, abbiamo deciso di spalmarli sui 15 anni, anche se contiamo di poterli saldare in meno tempo. Il piano, pur avendo 15 anni come termine massimo per il rientro, può comunque essere modificato in qualunque momento qualora l’ente avesse la disponibilità per chiudere prima i propri passivi. In ogni caso ciò che conta è che riconoscendo la situazione e approvando questo documento nessuno può più farci un’ingiunzione di pagamento.

La caccia alle risorse

Al di là delle alienazioni, l’Amministrazione sta battendo diverse strade per recuperare i fondi necessari a ristabilire l’equilibrio nei propri conti: una di queste è la causa con l’Agenzia delle Entrate per recuperare 210mila euro di Iva; c’è poi quella di mettere mano su via Toscanini, dando a coloro in possesso del diritto di superficie la possibilità di usufruire di un piano straordinario per la rimozione dei vincoli, attraverso una procedura che consenta di acquistare anzitempo la piena proprietà degli immobili (procedura simile a quella attuata dal vicino Comune di Morengo dopo la sentenza Pesenti, ndr). Seguono poi le economie e la compressione delle spese laddove possibile.

Raffaele Moriggi, sindaco di Pagazzano.

Tutto questo chiaramente è però possibile solo dotando l’ente di una struttura tecnica che consenta di gestirne l’azione – ha dichiarato preoccupato Moriggi – Il Comune per forza di cose dovrà tirare la cinghia, evitando spese ulteriori e riducendo l’indennità degli amministratori, ricercando sponsorizzazioni e, come già fatto, la collaborazione di cittadini e associazioni laddove possibile. Le economie di spesa, per esempio, possono riguardare il servizio Ragioneria: al momento non abbiamo un ragioniere, che credo possa costare all’ente 30mila euro l’anno. Solo nei primi mesi di quest’anno, invece, ci si è affidati al supporto di un’azienda esterna che ci è costata 55mila euro, decisamente di più.

Non solo buone notizie

In totale onestà, il sindaco ha tenuto però a portare alla luce anche le prime difficoltà del nuovo mandato, con il rischio che, scavando, possano emergere altri problemi per il Comune. "I lavori di via Masano hanno rivelato un progetto mancante in alcune situazioni, e anche lì dovremo recuperare dei fondi extra per portarlo a termine. Quanto alla Corte dei Senza Dio, anche lì è stata di recente avanzata una riserva dall’impresa che ha eseguito i lavori… Insomma, la situazione è in itinere e ci stanno arrivando altri debiti fuori bilancio, oltre al mancato finanziamento della mensa per 700mila euro. Senza contare che nel progetto del nido non son compresi gli arredi, che verranno a costare tra gli 80 e i 100mila euro".

Le responsabilità

Come risposto al pubblico da Pezzoni e Moriggi, sebbene l’Amministrazione non intenda rivangare il passato recente dell’ente, la Procura della Corte dei Conti, vista la situazione, provvederà a verificare chi e cosa è stato sbagliato e, qualora dovesse individuare responsabilità amministrative per l’accaduto, prenderà provvedimenti di conseguenza. "Sicuramente ci sono state leggerezze e carenze di controllo, date anche dal fatto che qui sindaco e ragioniere erano la stessa persona" ha risposto a una domanda Pezzoni, che ha però rimandato a chi di dovere l’accertamento delle responsabilità.

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