Ospedale Treviglio, i primi 30 anni del Cral
Premiate le associazioni "Aisla" e "Cuore di Donna"
Il Cral (Circolo Ricreativo dell’Ambiente di Lavoro dell’Ospedale) di Treviglio festeggia 30 anni e premia le associazioni «Aisla» e «Cuore di Donna». La cerimonia è stata allestita nella sala convegni della struttura ospedaliera trevigliese, dove mercoledì pomeriggio si è riunito il direttivo del Cral, composto dal presidente Renato Vailati, dal vicepresidente Giuseppe Voddo, dalla segretaria Patrizia Vertova e dai consiglieri Mietta Peccati, Donatella Pilenga e Marina Spediacci.
I trent'anni di Cral, tra solidarietà e cultura
«Il nostro è un Cral di dimensioni esigue se paragonato alle strutture delle grandi città – ha esordito Vailati nel discorso di apertura – Ma nel nostro piccolo cerchiamo di portare avanti delle iniziative che ci vengono anche suggerite dai nostri tesserati. Su tali basi, ogni anno individuiamo delle istituzioni a cui facciamo arrivare il nostro piccolo aiuto attraverso della semplice beneficenza. In sostanza, alla fine di ogni anno il ricavato del tesseramento dei nostri iscritti viene reinvestito verso queste istituzioni».
E quest’anno la scelta è ricaduta proprio su «Aisla» e «Cuore di Donna», che si occupano rispettivamente di Sclerosi laterale amiotrofica e di pazienti oncologici. A margine della consegna dei contributi alle due associazioni, Vailati e Vertova hanno riservato un momento di ringraziamento a Luciano Ferrandi, il volontario che quotidianamente si prende cura della cappella votiva di Papa Giovanni XXIII antistante l’ospedale, e hanno regalato una foto su tela di Bruno Finazzi, primo presidente del Cral nonché sindaco di Romano, alla figlia Fiormaria.