Road to 2026

Olimpiadi invernali, Regione Lombardia: le eredità per il nostro territorio, dalle infrastrutture alle visibilità

La Lombardia al centro della sfida olimpica e paralimpica: quarta puntata del format della Regione per raccontare il grande evento sportivo con il vicepresidente Alparone

Olimpiadi invernali, Regione Lombardia: le eredità per il nostro territorio, dalle infrastrutture alle visibilità

La fiamma olimpica ha iniziato il suo viaggio lungo tutta l’Italia per arrivare in Lombardia. Un viaggio partito da lontano grazie al senso di responsabilità di Regione Lombardia, che ha saputo cogliere la grande opportunità dei giochi per il nostro territorio. Di questo si parla nella quarta puntata del format “Road to 2026 – La Lombardia al centro della sfida olimpica e paralimpica”, realizzato dalla Regione per raccontare l’avvicinamento ai giochi invernali che prenderanno il via il prossimo 6 febbraio.

Olimpiadi: le eredità per il nostro territorio

Nel quarto video il vicepresidente di Regione Lombardia e assessore a Bilancio e Finanza Marco Alparone ha risposto alle domande del giornalista Giovanni Bruno.

La fiamma olimpica ha iniziato il suo viaggio lungo tutta l’Italia per arrivare in Lombardia. E le Olimpiadi sono una grande opportunità, ma anche un grande investimento e una grande soddisfazione. E il vicepresidente Alparone spiega che:

“Per noi quel viaggio è cominciato qualche anno fa con l’assunzione di una responsabilità: per chi si occupa di bilanci e numeri è stata una scelta coraggiosa quella del presidente Attilio Fontana, di scommettere su questo evento e metterci dei soldi quando nessuno voleva farlo. Perché si è capito subito che grande opportunità sarebbe stata per la Lombardia, come per il Veneto e tutta l’Italia. Ricordo nella scorsa legislatura quando nessuno ci credeva ma noi abbiamo detto: quanto c’è da garantire per la fideiussione noi ce lo mettiamo”.

Il vicepresidente di Regione Lombardia, Marco Alparone, intervistato da Giovanni Bruno

E Alparone aggiunge:

“Certamente l’arrivo della fiaccola olimpica è una grande soddisfazione, ma perché tutto vada bene c’è stato un lungo cammino fatto di scelte, di priorità e investimenti, anche se le risorse a disposizione non sono tantissime. E le priorità non erano solo legate alle Olimpiadi in sé ma alla sua eredità: questo è uno dei messaggi più forti che abbiamo voluto lanciare. L’evento è una grande vetrina e opportunità per chi viene a conoscere le nostre bellezze, ma anche uno strumento per costruire percorsi di investimento che siano eredità per il territorio, patrimonio del dopo. E questo è l’orgoglio più grande. Infrastrutture come l’alta velocità o la tangenziale in Valtellina che hanno avuto impulso grazie alle Olimpiadi”.

Quelle di Milano Cortina sono delle Olimpiadi diffuse, come sottolinea l’assessore:

“Questo è un messaggio bellissimo, perché la nostra montagna e in generale tutta l’Italia meritano di essere mostrate, quindi non potevamo ridurre l’evento a un solo posto. Per noi un’altra eredità sarà quella di aver mostrato la Valtellina al mondo”.

E qui c’è il legame con la montagna di Alparone:

“Io ho cominciato a sciare da ragazzo, per fare sport, poi negli anni ho vissuto la montagna in altri modi, con il fondo o lo sci alpinismo. Cambiano le necessità e questi sono modi per ritrovare se stessi e godere della montagna. Abbiamo montagne bellissime e chi verrà a vedere i campioni si innamorerà di questi luoghi”.

I ricordi del vicepresidente vanno alle gesta di Alberto Tomba e alla Pista Stelvio di Bormio, che sarà protagonista di queste Olimpiadi:

“La Pista Stelvio è una delle più belle al mondo, dove spero che anche i nostri atleti potranno fare bene. La Stelvio va vista dal vivo per capire quanto sia bella, cosa vuol dire buttarsi giù a tutta velocità. E ti rendi conto della preparazione atletica e del coraggio che hanno le donne e gli uomini che si cimentano con questa gara”.