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Oasi felina
Oasi felina, l'intervento del Garante dei Diritti degli Animali
Nei giorni scorsi anche il Garante per i diritti degli Animali Arnaldo Citterio è intervenuto sulla necessità di un'oasi felina in paese.

Tutte le parti concordano, un rifugio felino a Fara Gera d'Adda è quanto mai indispensabile. Continuano le interlocuzioni per sbloccare la situazione e soddisfare la necessità in paese.
Si continua a discutere del progetto dell'Oasi Milena
Dopo le polemiche della scorsa settimana, scaturite a seguito del diniego da parte dell’Amministrazione comunale al progetto presentato dalle volontarie Gianna Di Noto e Claudia Mineri dopo due anni di interlocuzione tra le parti, il primo a prendere la parola nei giorni scorsi in merito alla necessità di un’oasi o un rifugio felino in paese è stato Arnaldo Citterio, garante per i diritti degli animali in paese, che ha anche parlato nel dettaglio dell’area acquistata da Mineri e individuata dall’associazione "Oasi Milena", in via dei Dossi 1.
"Fara Gera d’Adda ha bisogno di un rifugio felino o almeno di un’oasi, anche amatoriale, per poter dare una casa ai gatti che ne hanno bisogno - ha esordito - Come scritto nel comunicato del sindaco, io ho seguito la vicenda in corso in qualità di garante dei diritti degli animali, e confermo che nei mesi passati ho speso ore e ore nei confronti dell'Amministrazione chiedendo al primo cittadino di trovare una soluzione. Se non ci avessi creduto, non avrei sprecato tutto questo tempo e non avrei procurato in regalo all'associazione due gabbie idonee per la messa in quarantena dei gatti che potrebbero necessitare di tale procedura".
Impossibile rimuovere il vincolo, ma il rifugio potrebbe arrivare su un'altra area
Dunque, una riflessione sulla possibilità di realizzare un rifugio a Fara, anche su un terreno diverso da quello acquistato da Mineri:
"Avevo già criticato la tempistica con cui è stata data la risposta negativa riguardo la variazione urbanistica per derogare al vincolo di rispetto cimiteriale che grava su quel terreno – ha infatti aggiunto Citterio – A mia volta, a più riprese, ho chiamato il responsabile Ats dell'Ufficio di Igiene che per legge deve dare l'assenso, e il Responsabile Ats del Settore veterinario, per cercare di capire la situazione. Alla fine, il diniego è arrivato perché in presenza di altri terreni adatti e idonei allo scopo non è possibile andare in deroga al vincolo cimiteriale. Il Sindaco, non potendo portare in Consiglio la richiesta di variazione urbanistica, sta proponendo ora all'associazione un altro terreno in comodato d'uso gratuito, con un’eventuale convenzione che potrebbe avvenire per legge a seguito di un bando, e questo dimostra sia la volontà dell'Amministrazione a proseguire il dialogo per favorire la nascita del rifugio, sia che la burocrazia e i tempi di risposta delle istituzioni, dovuti anche ad alcuni particolari legali di non facile interpretazione, sono spesso davvero troppo lunghi. Spero davvero che le parti si siedano attorno a un tavolo per trovare il giusto accordo: Fara ha realmente bisogno di un rifugio per i gatti e, da parte mia, continuerò a fornire tutto il supporto possibile affinché questo avvenga anche in modalità diverse" ha concluso Citterio.
Anche il Comitato Tutela Ambiente si interessa della questione
Della questione, intanto, si sta interessando anche il Comitato Tutela Ambiente presieduto da Francesco Casulli, che già il 12 maggio scorso ha sottoposto all’Amministrazione comunale un’istanza nell’ambito della seconda conferenza di valutazione inerente il procedimento di Vas per la revisione del Pgt. Nell’istanza, di fatto, il comitato chiedeva che il terreno agricolo di Mineri potesse essere dichiarato di pubblica utilità per consentire la realizzazione di un rifugio felino o di altra struttura con finalità analoga. Una richiesta più che legittima e che dimostra il sostegno del comitato alla causa di Mineri e Di Noto, ma che finisce per scontrarsi con la realtà della situazione e della legge, che non consente deroghe in tal senso dal momento che, per realizzare un rifugio o un’oasi felina, il Comune ha a propria disposizione altri terreni.