Treviglio

Nonni volontari insegnano la cultura italiana ai "nipoti" venuti da lontano

Un progetto sociale che si è ampliato dall'incontro con "Treviglio pulita" e vuole costruire, insieme ai giovani, una società sensibile al territorio e agli altri

Nonni volontari insegnano la cultura italiana ai "nipoti" venuti da lontano
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I "Nonni volontari" incontrano i giovani di tutta Treviglio in un progetto sociale ampio e dalle grandi ambizioni, che ha come unico obiettivo la condivisione della cultura per la creazione di una comunità migliore. L’iniziativa ha aperto i battenti agli inizi di ottobre nell’ambito degli incontri gratuiti organizzati nella Galleria dell’Ipercoop di viale Monte Grappa.

I Nonni volontari e il progetto con i "nipoti" venuti da lontano

I "Nonni volontari" chiamano a raccolta i nipoti di tutta Treviglio e li invitano a trascorrere con loro momenti di crescita sociale e culturale.
L’iniziativa ha aperto i battenti agli inizi di ottobre nell’ambito degli incontri gratuiti organizzati nella Galleria dell’Ipercoop di viale Monte Grappa, dove ogni martedì e venerdì, dalle 17 alle 18.30, i tre pensionati Giuseppe D’Acchioli, Giuseppe Pinto e Alessandro Frecchiami intrattengono bambini e ragazzi con lezioni di varia natura, in nome dell’amore per la cultura e della volontà di costruire assieme a loro una società sensibile al territorio e agli altri.

"Il nostro progetto ha avuto diversi punti di partenza - ha rivelato il nonno volontario Alessandro -. Il primo è stata la consapevolezza di vivere all’interno di una società che va troppo in fretta e che non concede più tempo ai nostri ragazzi, che ne vengono così travolti senza alcuna via d’uscita. È come se fossimo tutti seduti a bordo di un treno che prosegue imperterrito la sua folle corsa verso una galleria quasi a fondo chiuso, fatta eccezione per un piccolo spiraglio che noi “Nonni volontari” vogliamo tenere aperto con le nostre lezioni, riacciuffando i nostri giovani e costringendo il treno a rallentare. L’altro punto di partenza è stata la consapevolezza che i nonni, e in generale le persone più anziane, non sono vuoti a perdere, bensì sono una ricchezza per la società, all’interno della quale devono poter impegnare il proprio tempo e sentirsi ancora utili. E il modo più immediato per farlo, è mettere il proprio sapere, di cui sono diventati maestri durante il loro lungo percorso lavorativo, a disposizione del sociale".

La collaborazione dei "Nonni" con "Treviglio pulita"

Proprio questa volontà di impegnarsi nel sociale attraverso i giovani ha reso possibile l’incontro dei "Nonni volontari" con un’altra realtà trevigliese mossa dal medesimo desiderio, vale a dire la "Treviglio pulita" di Ahmed Hadid, che da più di quattro anni si prodiga per mantenere pulito il parco Baden Powell e le vie intorno.

"Grazie ad Alessandro Iocco e al suo blog “La gatta trevigliese”, Ahmed è riuscito a mettersi in contatto con noi - ha raccontato ancora Frecchiami -. E ci ha manifestato l’esigenza dei suoi ragazzi di approfondire la conoscenza della lingua italiana per favorire la comunicazione e la costruzione di un futuro all’interno della nostra società. Abbiamo dunque accettato di aiutarli, organizzando per loro un  corso di grammatica italiana, durante il quale saremo affiancati da una brava interprete che conosce bene sia l’italiano che l’arabo".

Ma le lezioni di lingua italiana non saranno le uniche offerte dai "Nonni volontari", come sottolineato da nonno Alessandro.

"Martedì 24 ottobre ospiteremo una scolaresca, con la quale si parlerà di letteratura del Novecento, mentre nei prossimi incontri pomeridiani sono previste lezioni di ecologia, che lasceranno poi spazio a quelle di fotografia nei mesi di novembre e dicembre. Attraverso quelle di ecologia, vogliamo far comprendere l’importanza di conoscere il proprio territorio e il proprio patrimonio arboreo, di modo che tutti noi non ci sentiamo staccati dalla natura e arriviamo a considerarci parte di essa. Il corso di fotografia invece, rientra nell’ambito dell’educazione all’immagine, attraverso cui vogliamo insegnare ai ragazzi a cogliere gli aspetti più nascosti della realtà, affinché imparino a sfruttare appieno il senso visivo e ad osservare davvero ciò che li circonda, liberandosi dei pregiudizi visivi e non solo".

Il progetto aspira a trovare sempre più "Nonni volontari"

Quello dei "Nonni volontari" è dunque un progetto ampio e dalle grandi ambizioni, che ha come unico obiettivo la condivisione della cultura per la creazione di una comunità migliore attraverso il recupero dei giovani e degli anziani.

"Riteniamo che la cultura debba essere messa a disposizione gratuitamente, così come il proprio tempo. E noi vogliamo regalare il nostro tempo e il nostro sapere ai giovani e a tutti quelli che vorranno seguirci e arricchire il proprio bagaglio culturale attraverso le nostre riflessioni - ha concluso il nonno volontario -. La speranza è quella di riuscire ad arruolare sempre più “Nonni volontari” e ad attirare sempre più persone alle nostre lezioni. Così facendo, magari un giorno riusciremo a costituirci in un’associazione riconosciuta con tanto di tessera d’iscrizione".

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