Nasce il comitato "I custodi della memoria" per proteggere la storia di Treviglio
Sono nati tra gli anni Trenta e Quaranta e possiedono piccoli e grandi archivi di ogni sorta: dai balocchi alle locandine dei film, dalle cartoline ai documenti.
Sono nati tra gli anni Trenta e Quaranta e hanno vissuto pienamente la storia trevigliese, tanto da prendersi a cuore il futuro di quei documenti che ne testimoniano il passato e le trasformazioni che ha subito. E' così che nasce il comitato "I custodi della memoria", un gruppo di amici, "magazzinieri" - per così dire - della storia di parte del Novecento trevigliese.
I custodi della memoria
L'obiettivo è condiviso: salvare il patrimonio storico, fotografico e documentario di cui sono in possesso. Per capire come procedere si sono dati appuntamento al ristorante "Agave" a Palazzo Silvia. Attorno al tavolo Silvio Gelmi, ex commerciante di giocattoli, con un grande magazzino di balocchi del ‘900, Lino Ronchi, collezionista di documenti trevigliesi: cartoline, fotografie, delibere comunali, documenti di aziende scomparse, progetti presentati in Comune nel ‘900, Gian Antonio Signorelli, ex titolare ed erede della storia familiare dei teatri e dei cinema trevigliesi del ‘900, con un archivio composto anche di manifesti e locandine, dalle Opere Liriche e Commedie del Teatro Sociale, agli spettacoli del Cinema Ariston, Enrico Bresciani, già presidente delle Botteghe del Centro e della Proloco, Luciano Pescali, già componente del Circolo Artistico Trevigliese e dei volontari della Biblioteca e Roberto Fabbrucci nella veste di coordinatore, direttore de “La tribuna”, possessore di vario materiale e titolare di molte centinaia di video trasmessi sulle varie tv locali negli ultimi 30 anni.
Una Fondazione per salvare la storia di Treviglio
Ma è solo l'inizio. Il gruppo punta a coinvolgere gli altrettanti trevigliesi in possesso di piccoli e grandi tesori, archivi di ogni sorta che potrebbero affiancarsi al loro patrimonio ed evitare che un giorno finiscano disgraziatamente in discarica.
"Il progetto dovrebbe iniziare dalla costituzione di un’associazione composta, oltre che dai possessori di materiale storico e da alcuni sostenitori operativi, con il preciso scopo di far nascere una Fondazione con la finalità statutaria di salvare il materiale archiviandolo in un luogo che allo stesso tempo lo renda consultabile negli anni - ha spiegato il coordinatore Roberto Fabbrucci - Il gruppo è consapevole delle difficoltà che ha davanti per realizzare questo progetto e del breve orizzonte a disposizione, ma si augura che a Treviglio esista ancora sufficiente amore e forza morale per permettere di trasmettere la memoria della nostra comunità ai posteri".