Muore a 25 anni con la tesi già pronta: la laurea "postuma" consegnata ai genitori
"Matteo aveva svolto pressoché tutto ciò che è richiesto per laurearsi, e aveva saputo trasmettere ai suoi compagni lo slancio di chi ha voglia di conoscere sempre di più e sempre meglio"
Una laurea "alla memoria" per commemorare un giovane bergamasco mancato a soli 25 anni in un incidente in montagna. Parliamo di Matteo Carminati, il ragazzo morto ad agosto ad Ardesio, cadendo durante un'escursione poche settimane prima di discutere la tesi magistrale in Psicologia. Lui non c'è più, ma ora a concludere quei pochi passi del suo percorso universitario che ancora mancavano ci hanno pensato l'Università Cattolica di Milano e i suoi amici: nei giorni scorsi hanno consegnato ai suoi genitori, Marco Carminati e Arianna Rota, una copia di quell'elaborato che la Commissione che lo avrebbe proclamato dottore, purtroppo, non ha potuto discutere con lui.
Gli esami finiti, la tesi solo da discutere. Ma poi, l'incidente in montagna
Gli esami, del resto, racconta PrimaBergamo, c'erano tutti, e pure con diversi 30 e 30 e lode. ma soprattutto c'era già la tesi pronta per essere discussa a settembre. Matteo Carminati, di Petosino (frazione di Sorisole), era invece scomparso il primo agosto del 2022 a causa di una caduta in montagna nella zona di Ardesio. Così, per la prima volta, è stata conferita una laurea postuma.
Sono commoventi le parole che gli amici di Matteo hanno deciso di far stampare in fondo alla sua tesi di laurea e che in poche pennellate descrivono l'essenza del giovane.
«Occhi verdi, occhiali verdi, giacca verde, zaino verde, maglioni e magliette verdi, ogni cosa verde. Pelle rosa cangiante. Ogni emozione faceva capolino con qualche rossore, anche il buon vino faceva lo stesso effetto. Modi eleganti, voce gentile, risata sincera. Amabilmente cinico e coraggiosamente sensibile, in un pugno di parole descrivevi mondi col tuo fare filosofico. Incredibilmente colto e affamato di verità guardavi il mondo da uno spioncino curioso, occhi negli occhi con l'altro. Saresti stato uno psicoanalista, un formatore, un consulente, chi può saperlo. Saresti stato grande, sempre».
Volontario del soccorso, e altruista e generoso
Matteo Carminati era un ragazzo «altruista e generoso», tant’è che aveva anche fatto il volontario per la Croce Rossa e la Croce Bianca. Studente di Psicologia all’Università di Bergamo, dopo aver conseguito la laurea triennale era partito nel 2019 alla volta di Boston, per perfezionare il suo inglese all’interno di una famiglia come ragazzo alla pari: lì aveva fatto anche da baby sitter a tre ragazzini.
Il preside di facoltà: "Una testimonianza per i compagni"
Il preside di facoltà, Alessandro Antonietti, ha detto durante la cerimonia:
"La laurea che gli è stata attribuita vuole sottolineare che anche la sua carriera accademica ha avuto il suo compimento, non solo perché Matteo aveva svolto pressoché tutto ciò che è richiesto per ottenere il titolo finale, ma perché negli anni trascorsi nel nostro Ateneo aveva saputo trasmettere ai suoi compagni lo slancio di chi ha voglia di conoscere sempre di più e sempre meglio, e questo i suoi docenti lo hanno colto ed è stata una testimonianza anche per loro".
Il libro di Matteo
Il valore della testimonianza e del ricordo è anche il solco preso dai genitori del 25enne, che hanno voluto continuare a far vivere Matteo pubblicando un libro, Zucchero, che lui aveva scritto a 17 anni e che da marzo sarà in libreria. «Il ricavato andrà in beneficenza alla Croce Bianca e poi chissà se riusciremo a sostenere altri progetti. Chiunque volesse una copia può scrivere a progetto.matteo1996@gmail.com»