Memoria collettiva

Mozione Ramelli, la Giunta trova un punto d'incontro con Fratelli d'Italia

Respinta la mozione presentata da "Fratelli d'Italia" per ricordare Sergio Ramelli, ma l'Amministrazione è riuscita ad accontentare tutti.

Mozione Ramelli, la Giunta trova un punto d'incontro con Fratelli d'Italia
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Una via o una piazza per Sergio Ramelli: l’Amministrazione del sindaco Raffaele Assanelli, a Fara, trova la quadra e non scontenta nessuno. Nel 2026 inaugurerà un cippo o una targa in memoria di tutte le vittime dell’estremismo politico e ideologico in Italia.

Mozione respinta, ma verranno ricordate le vittime dell'estremismo politico

Presentata un paio di mesi fa dal circolo locale di "Fratelli d’Italia", la mozione è stata di fatto respinta, ma la Giunta ha trovato il modo di fare un passo verso la richiesta arrivando a un punto d’incontro apprezzato anche dal circolo presieduto da Samuele Lo Faro. Se, infatti, è stato ritenuto opportuno non accogliere la mozione così com’era stata presentata, Assanelli e i suoi hanno tuttavia concordato come fosse doveroso "ricordare e onorare in modo generale tutte le vittime dell’estremismo politico e ideologico in Italia e le loro famiglie, per le sofferenze patite, impegnandosi ad installare, nel corso del 2026, un cippo, una stele o targa, o un altro simile manufatto in un luogo pubblico".

Lo Faro accoglie la decisione: "Una risposta concreta alla volontà popolare"

Una decisione accolta favorevolmente da Lo Faro e i suoi:
Il referente farese di Fratelli d'Italia, Samuele Lo Faro.
"Di fatto, è stata data una risposta concreta all’importante partecipazione popolare che chiedeva un atto civile, non di parte. Un’iniziativa sostenuta da tanti cittadini, militanti e simpatizzanti. Sergio Ramelli non fu il simbolo di una parte, ma il volto di un’intera generazione ferita dalla violenza politica; così, come la memoria delle tante vittime degli anni di piombo, impone una lettura storica che non ammette doppi standard – ha dichiarato Lo Faro – È stato dunque colto lo spirito della proposta. Le stesse parole del Presidente del Senato Ignazio La Russa, più volte richiamate in questi mesi, trovano oggi piena coerenza nei fatti: la pacificazione nazionale passa dal riconoscimento di tutte le vittime, senza eccezioni, steccati ideologici o strumentalizzazioni. Da Fara, dunque, arriva un segnale politico e culturale atteso: il superamento delle logiche di contrapposizione, in favore di una memoria più condivisa. Non barriere, ma un ponte tra storie diverse, tutte degne di essere ricordate perché nessuno ha il monopolio del ricordo: come Sergio, nessuna vittima del terrorismo può essere dimenticata".