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Respinta la mozione presentata da "Fratelli d'Italia" per ricordare Sergio Ramelli, ma l'Amministrazione è riuscita ad accontentare tutti.
"Di fatto, è stata data una risposta concreta all’importante partecipazione popolare che chiedeva un atto civile, non di parte. Un’iniziativa sostenuta da tanti cittadini, militanti e simpatizzanti. Sergio Ramelli non fu il simbolo di una parte, ma il volto di un’intera generazione ferita dalla violenza politica; così, come la memoria delle tante vittime degli anni di piombo, impone una lettura storica che non ammette doppi standard – ha dichiarato Lo Faro – È stato dunque colto lo spirito della proposta. Le stesse parole del Presidente del Senato Ignazio La Russa, più volte richiamate in questi mesi, trovano oggi piena coerenza nei fatti: la pacificazione nazionale passa dal riconoscimento di tutte le vittime, senza eccezioni, steccati ideologici o strumentalizzazioni. Da Fara, dunque, arriva un segnale politico e culturale atteso: il superamento delle logiche di contrapposizione, in favore di una memoria più condivisa. Non barriere, ma un ponte tra storie diverse, tutte degne di essere ricordate perché nessuno ha il monopolio del ricordo: come Sergio, nessuna vittima del terrorismo può essere dimenticata".