Il caso

Manifesti anti-gender a Treviglio, il Pd insorge: "Sono illegali, il Comune li faccia togliere"

La segnalazione al sindaco è stata fatta dalla capogruppo di opposizione in Consiglio comunale, Matilde Tura

Manifesti anti-gender a Treviglio, il Pd insorge: "Sono illegali, il Comune li faccia togliere"
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"Via i manifesti anti-gender da Treviglio". A chiederlo è il Pd, tramite una lettera inviata dalla capogruppo in Consiglio comunale Matilde Tura inviata al sindaco Juri Imeri.

Manifesti Anti-gender

Nei giorni scorsi, in una bacheca per le affissioni di via Cesare Battisti, sono comparsi dei cartelloni del "Movimento per la vita" di Bergamo, che invitavano a firmare la petizione affinché nelle scuole non si parli di teoria gender. Sul manifesto c’è il volto di un ragazzino di 13 anni che dice: "Oggi a scuola un attivista LGBT ha spiegato come cambiare sesso". Si tratta di una campagna nazionale intitolata "MioFiglioNO - Scuole libere dal gender", che il gruppo ha organizzato per stigmatizzare l'educazione sessuale e affettiva nelle scuole: corsi che sarebbero "cavalli di Troia" per instillare all'insaputa delle famiglie la presunta "ideologia gender" nei ragazzi.

L'ira del Pd

L’affissione dei manifesti anti-gender ha sollevato lo sdegno del Partito Democratico. Tanto che Matilde Tura ha fatto una segnalazione al primo cittadino, chiedendone la rimozione.

"Queste affissioni sono illegali, dal momento che l’articolo 4 bis del Decreto infrastrutture vieta pubblicità contenenti messaggi sessisti, stereotipi di genere offensivi e propaganda discriminatoria su orientamento sessuale e identità di genere - ha scritto la consigliera dem - Da quanto risulta alla sottoscritta, in altri Comuni questi manifesti o non sono stati autorizzati o sono stati rimossi successivamente dall’Ente stesso per evitare di incorrere nelle sanzioni pecuniarie previste. Per tali motivi ritengo necessario provvedere a immediata rimozione in autotutela di tali affissioni".

Affissioni anche a Caravaggio

Le stesse affissioni sono comparse in diversi Comuni della Bassa, tra cui anche Caravaggio, e non solo. A Brescia, ad esempio, Il Comune ha negato il permesso all’affissione per "il messaggio fortemente divisivo e ideologico". Il Comune di Treviglio, dal canto suo, ha dato mandato alla Polizia locale di effettuare le verifiche del caso, per capire se ci sono i presupposti di illegalità.

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