Mancati contributi per la Protezione civile: "mea culpa" di Bianchi dopo la svista
Il sindaco di Pagazzano Daniele Bianchi ha fatto "mea culpa" per la mancata candidatura della Protezione civile Bergamo Sud a un bando.
Il nucleo di Protezione civile Bergamo Sud, comprendente Mozzanica, Fornovo, Bariano, Morengo e Pagazzano, ha perso i fondi regionali a causa di un errore del Comune di Pagazzano,
Un'occasione mancata
La mancata partecipazione dei Comuni convenzionati nel nucleo di Bergamo Sud, già resa nota dalla nostra testata la scorsa settimana, è derivata da un’incomprensione tra Amministrazione e uffici comunali nell’inserimento della domanda; il Comune di Pagazzano (capofila della convenzione) completerà la richiesta se il bando verrà nuovamente aperto agli enti locali.
Come promesso il primo cittadino pagazzanese Daniele Bianchi ha chiarito, dopo la riunione con i colleghi sindaci interessati e i rappresentanti dei volontari di Protezione civile dei cinque Comuni coinvolti, le ragioni dietro la mancata presentazione della richiesta di accesso ai fondi regionali per l’acquisto di mezzi e attrezzature.
La criticità è da imputare al Comune di Pagazzano, in quanto la documentazione non è stata caricata completamente sul portale regionale dedicato. Il fatto è che alcuni dei documenti provenienti dagli altri Comuni sono arrivati al protocollo dell’ente, altri alla mia mail istituzionale, e c’è stata un’incomprensione che ha fatto sì che gli uffici comunali non riuscissero a completare la procedura. In ogni caso nutriamo discrete speranze che il bando possa essere riaperto, e in quel caso avremo già tutta la documentazione pronta per candidarci nuovamente.
Gli attacchi delle minoranze
Se il gruppo di minoranza "Pagazzanesi Insieme in Comune" ha già annunciato, sul nostro numero di venerdì 18 novembre, la pubblicazione di un comunicato stampa al riguardo, il primo in paese a commentare pubblicamente quanto accaduto è stato invece l’altro candidato di opposizione, il non eletto capogruppo di “Progetto Pagazzano” Fulvio Pagani, che non ha usato mezzi termini nei confronti dell’Amministrazione comunale.
Credo che innanzitutto la gravità di quanto accaduto sia deducibile dal danno di immagine derivato al nostro Comune, ma in termini economici ai quattro Comuni associati al nostro nella gestione della Protezione civile. Ritengo, e credo che anche alcuni tra i sindaci coinvolti siano d’accordo con me, che quando c’è in gioco qualcosa di così importante e si parla di soldi e fondi per il bene pubblico, soprattutto se ne hai la diretta responsabilità come è avvenuto in questo caso per Pagazzano, un sindaco abbia il dovere di essere preciso e attento fino alla fine e di accertarsi in prima persona che tutto sia fatto nel modo giusto.
E’ inutile, col senno di poi, cercare di scaricare le responsabilità addosso agli impiegati comunali: se anche fosse colpa loro, ciò non assolve comunque alla responsabilità di chi è a capo dell’Amministrazione e dovrebbe curare i passaggi per far sì che tutto avvenga nel modo corretto. Non ci sono giustificazioni, bensì un errore amministrativo e politico: chi di dovere non ha capito la propria responsabilità di aver a che fare anche con altri sindaci.
Che figuraccia abbiamo rimediato? Già Pagazzano è nel dimenticatoio tra gli altri Comuni, figuriamoci ora. Non credo ci siano esempi simili al nostro nella zona, e anzi, come cittadino pagazzanese mi sento in dovere io di chiedere scusa ai sindaci degli altri Comuni coinvolti, perché mi vergogno di questa rappresentanza.