Caravaggio

Mamma vittima di violenza: "Invito donne sole con figli come me per Natale"

Una storia di maltrattamenti e truffe, che ha spinto Antonella Mastria e tendere la mano a chi vive un momento difficile come il suo

Mamma vittima di violenza: "Invito donne sole con figli come me per Natale"
Pubblicato:

"Se siete sole come me e mia figlia venite a trascorrere la vigilia di Natale insieme a noi". Un’iniziativa che scalda il cuore e che davvero esprime il senso profondo della festa che tutti ci apprestiamo a trascorrere tra pochi giorni, quella che Antonella Mastria - una donna di 52 anni vittima di violenza residente a Caravaggio - ha lanciato sui social nei giorni scorsi, aprendo le porte di casa sua.

"Se siete sole come me e mia  figlia passiamo il Natale insieme"

La solitudine è una lama sottile, che trafigge l’anima ancora più duramente quando si avvicinano le festività natalizie, fuori fa freddo e l’atmosfera magica che si respira nell’aria diventa pesante come un macigno. E così la mamma caravaggina insieme alla sua bambina di 12 anni ha pensato bene di dare e ricevere sollievo, invitando chi come lei non ha intorno a sé il calore della famiglia.

"Sono di origine pugliese ma cresciuta in Toscana e approdata in Lombardia nel 2011 per lavoro - ha raccontato - Ogni anno torno dai miei per le feste tuttavia con le spese che ho dovuto affrontare questa volta non mi è possibile viaggiare. Tre anni fa ho subito maltrattamenti da quello che allora era il mio compagno: ho passato il Natale più brutto della mia vita e mi sono ripromessa che tutti quelli futuri avrebbero dovuto essere bellissimi. Quest’anno siamo solo io, una mia amica e mia figlia e così, anche per lei, ho pensato di organizzare una cena. So che anche qui in città ci sono state denunce per violenza e ho messo un post per chiedere se qualche donna che si ritrova sola con i figli ha voglia di unirsi a noi. Mi hanno già contattato in due, col tempo, conoscendoci, chissà, potrebbe nascere anche una bella amicizia. In casa non c’è più spazio ma per l’anno prossimo si potrebbe organizzare una cosa più in grande, amo molto la compagnia, più siamo meglio è".

Una splendida forma di solidarietà femminile, un modo per essere più vicine e colmare il vuoto immenso che lascia una separazione, ancor di più se dietro c’è una storia di maltrattamenti e vessazioni, a cui hanno assistito anche dei bambini. La vicenda che Antonella ha dietro le spalle è pesante, e a rimanere vittime delle stesso uomo, un 41enne cremasco di Pianengo dalle origini siciliane, sono state anche altre tre donne.

"Siamo quattro ex, tutte lo abbiamo denunciato - ha rivelato - ora si è trasferito in Sardegna ma ha lasciato dietro di sé anche tre figli. L’unica con cui non ne ha avuti sono io, la mia bambina infatti è nata da una relazione finita anni fa ma i rapporti con il padre, con cui vivevo a Calvenzano, sono buoni".

Oltre alla violenza, la truffa

"Mi ha fatto aprire una ditta e poi ha truffato me così come l’ex proprietario da cui l’avevo rilevata - ha spiegato - Quando me ne sono accorta mi ha messo le mani addosso, più di una volta, e così ho deciso di andarmene, era il febbraio del 2020. Mi sono confidata con la prima moglie che passava da noi per via del figlio e ho scoperto che aveva maltrattato anche lei. Nel febbraio 2021 infatti è stato condannato a quattro anni e nove mesi di carcere per maltrattamenti e sottrazione di minore (due anni), e a pagare 20mila euro ma non lo farà mai perché intesta tutto quel che ha ai suoi e lui risulta nullatenente. Ho scoperto che è riuscito a collezionare 60 carichi pendenti, come può essere ancora fuori di galera? Con la ex moglie alla fine è nato un bel rapporto: ho lasciato Fornovo dove risiedevo e abbiamo convissuto per un po’ in un appartamento a Pagazzano, per dividere le spese".

Prima di conoscere Antonella però c’è stata un’altra donna nella vita del 41enne.

"Dalla seconda compagna ha avuto una bambina, non le passava il mantenimento e avrebbe dovuto sottoporsi a percorsi riservati a uomini violenti ma non l’ha mai fatto e gli hanno tolto la patria potestà - ha chiarito - Io sono la terza. La denuncia ha fatto il suo corso e il procedimento avrebbe dovuto concludersi in questi giorni ma è stato rinviato tutto a marzo, così come quello avviato dalla seconda compagna. Anche la quarta compagna ha avuto un figlio da lui, anche in questo caso c’è stata una denuncia per sottrazione di minore (cinque mesi) e maltrattamenti. Si era rifugiata in una comunità protetta con il bimbo, ma lui è riuscito a trovarla e lei si è fatta convincere a lasciarla. È senza dubbio un grande manipolatore. Sono andati insieme in Sardegna ma so che le ha rimesso le mani addosso, hanno tolto loro il bimbo ed è successo qualcosa di grave perché è scattato un codice rosso. Non si sa dove sia adesso".

Vicissitudini che la mamma vuole lasciarsi alle spalle.

"Ora partecipo al blog Dialoghi interiori, aperto da una persona che ha avuto problemi con un uomo narcisista, e sono presenti avvocati e psicologi - ha concluso - Si condividono esperienze e mi si è aperto un mondo: anche il mio ex compagno sicuramente aveva una personalità di questo tipo, e in questo campo c’è ancora molto da fare. Per fortuna dopo l’addio non si comporta da stalker, purtroppo però miete altre vittime perché non sa stare da solo. Ora mi sono sistemata a Caravaggio dallo scorso agosto, sono contenta di sapere che né noi né le mie ospiti, una mamma con tre figli, saremo sole a Natale - ha concluso - con la seconda mamma e la figlia siamo d’accordo che ci si vede a santo Stefano".

Saranno feste dal sapore nuovo ma piene di calore umano.

Seguici sui nostri canali