Vaccini

Lunghe code per il vaccino a Dalmine, ecco perché. "Già attivate 15 linee, problema risolto. Ma non arrivate troppo in anticipo"

"Quanto accaduto ieri all’Hub di Dalmine ha carattere di eccezione ma, soprattutto, ha ben precise spiegazioni"

Lunghe code per il vaccino a Dalmine, ecco perché.  "Già attivate 15 linee, problema risolto. Ma non arrivate troppo in anticipo"
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Lunghe ore in coda per la terza dose di vaccino anti-Covid. E' successo ieri, all'hub di Dalmine gestito dalla Asst Bergamo Ovest. Una giornata piuttosto complicata sia per gli utenti che per lo stesso personale in servizio nell'hub allestito al Centro universitario sportivo, letteralmente preso d'assalto nel primo giorno di "vera" vaccinazione massiva di questa terza fase.
Cos'è successo? L'ha spiegato oggi pomeriggio il direttore di Ats Bergamo Massimo Giupponi, spiegando che che le contromisure sono già state prese e dovrebbero aver già risolto il problema.
La ASST Bergamo Ovest ha infatti attivato già da oggi 15 linee vaccinali.

"Qualche disservizio più capitare"

Non sono stati pochi i vaccinati che hanno raccontato, ieri, di aver atteso diverse ore prima dell'inoculazione della terza dose a Dalmine.

“Nella fase di rilancio della campagna vaccinale e con i numeri che si stanno facendo, qualche disservizio può capitare e di questo ce ne scusiamo con le persone coinvolte ma, insieme, chiediamo anche comprensione” ha commentato Giupponi. “E’ una macchina, quella dei centri vaccinali afferenti alla ASST Bergamo Ovest, in grado di garantire con 31 linee aperte dal 1° dicembre e altre 14 disponibili da parte di ASST BG Ovest per altri erogatori, nel complesso anche 7.000 somministrazioni al giorno. La ASST Bergamo Ovest ha pure assicurato numeri da capogiro nella fase critica della vaccinazione di massa. Quanto accaduto ieri all’Hub di Dalmine ha carattere di eccezione ma, soprattutto, ha ben precise spiegazioni”

Cos'è successo

Oltre al fatto che le linee attive erano soltanto cinque, a complicare le cose ci sono due variabili difficilmente prevedibili. Il vaccino antinfluenzale e l'afflusso dei "non prenotati".

"Chi ha prenotato per la terza somministrazione anti Covid19 può richiedere - senza prenotazione - anche l’inoculazione del vaccino antinfluenzale: un’operazione aggiuntiva che ha i suoi tempi tecnici e che, moltiplicata per un elevato numero di presenze, comporta inevitabilmente un ampliamento dei tempi di attesa del tutto non prevedibile” spiega Giupponi. In più, c'è da considerare l'afflusso "non prevedibile" dei vaccinandi appartenenti alle categorie che possono accedere alla terza dose anche senza prenotazione, ma presentandosi semplicemente all'hub.

"Le disposizioni del Ministero della Salute prevedono l’accesso libero per il personale medico/infermieristico, per il personale scolastico docente e non docente e per le forze armate, tutte categorie che possono presentarsi senza preavviso e che non sono programmabili (l’unica certezza è che devono effettuare la terza dose entro il 15 febbraio)" continua il direttore.

"Non venite troppo in anticipo"

Infine, ultimo ma non meno importante, il ruolo dei vaccinandi: “Le persone spesso tendono ad arrivare con un eccessivo anticipo rispetto all’orario della prenotazione: è un atteggiamento comprensibile, per via del traffico o magari per il timore di perdere il turno, e che riscontriamo soprattutto tra le persone più in là con gli anni (che peraltro ringraziamo per il grande senso di responsabilità che hanno nell’accedere alla terza somministrazione). Quindi un anticipo eccessivo comporta necessariamente un dilatarsi dei singoli tempi di attesa che, aggiunto alle tre problematiche già evidenziate sopra, spiega come - in qualsiasi centro vaccinale - possa verificarsi una dilatazione dei tempi di attesa” conclude Giupponi.

Terze dosi, Bergamo a 130mila dosi

"Sono quasi 130.000 le terze dosi di vaccino anti Covid19 inoculate in Bergamasca dal 20 settembre a ieri, 2 dicembre. Un risultato importante che vede la provincia di Bergamo contribuire in misura significativa alla campagna di Regione Lombardia. Nelle 128.629 somministrazioni rientrano anche 9.264 ospiti di RSA (residenze anziani). Sul mese di dicembre i centri vaccinali della Bergamasca hanno già oltre 165.000 prenotazioni e una disponibilità residua di circa 51.000, con una potenzialità media di oltre 9.000 vaccinazioni al giorno, considerando anche le domiciliari.

Complessivamente tra dicembre (165.319), gennaio (59.331) e febbraio (8.518) sono 233.168 le prenotazioni già effettuate, mentre le disponibilità residue per chi intende vaccinarsi con la terza dose sono 120.067 distribuite tra dicembre (51.364), gennaio (26.160) e febbraio (42.543).

A fine febbraio si arriverà a 480mila dosi

Se verranno sfruttate tutte queste disponibilità, potenzialmente al 28 febbraio 2022 si arriverà a un totale di oltre 480.000 persone vaccinate con tre dosi: 353.812 somministrazioni di terza dose (periodo dicembre-gennaio-febbraio) cui vanno aggiunte quelle fatte sino a ieri dal 20 settembre (128.629). In termini percentuali rispetto, al target della coorte dei soggetti eligibili clinicamente e normativamente ciò significa una copertura in proiezione al 28 febbraio pari al 69,7%.

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