Il "caso"

L'ordinanza anti schiamazzi fa discutere, il sindaco difende la scelta

Sulle panchine della rinnovata piazza Paglia vietato sedersi dalle 23 alle 7. "Voluto tutelare i residenti dall'inciviltà e dalla mancanza di rispetto"

L'ordinanza anti schiamazzi fa discutere, il sindaco difende la scelta
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Vietato bivaccare sulle nuove panchine di piazza Giudo Paglia dalle 23 alle 7, l'ordinanza anti schiamazzi del sindaco di Calvenzano Fabio Ferla fa discutere. Forse anche per i 500 euro di sanzione che verranno comminati ai trasgressori. Il primo cittadino, però, difende la scelta dell'Amministrazione.

Vietato sedersi dalle 23 alle 7, l'ordinanza anti chiamazzi fa discutere

L’ordinanza anti schiamazzi notturni, voluta dal sindaco Fabio Ferla per regolamentare l’utilizzo delle sedute nella rinnovata piazza Guido Paglia fanno discutere in paese. Il primo cittadino, però, difende a spada tratta la sua decisione di vietare, dalle 23 alle 7 del mattino, l’utilizzo della panchine nel "cuore" del centro storico di Calvenzano - pena una sanzione amministrativa di 500 euro a chi trasgredisce - per scongiurare che venga turbata la quiete pubblica dei residenti. La vicenda è anche finita in televisione, in un servizio del telegiornale di "Rete 4" che ha raccolto diversi pareri in paese tra giovani e meno giovani, residenti e non residenti della piazzetta che, il prossimo anno, verrà intitolata - così ha stabilito la Giunta comunale - alla "signorina" Battistina Viganò, fondatrice della Casa Albergo Maria Immacolata che proprio in un appartamento in affitto che si affacciava sulla piazzetta aveva iniziato la sua opera a sostegno degli anziani del paese.

"Mi è sembrato quantomeno assurdo che un programma televisivo abbia confezionato un servizio per il telegiornale intervistando tutti tranne l’Ente che ha emanato l’ordinanza - ha premesso il sindaco Ferla - La scelta non è stata quella di fare informazione, ma di creare il pettegolezzo... E’ giusto quindi contestualizzare la situazione e come ci si è arrivati".

I residenti hanno incontrato l'Amministrazione

La riqualificazione di piazza Guido Paglia era nota da anni e rientrava nel programma elettorale di "Amiamo Calvenzano" alle elezioni comunali dell’autunno 2021.

"L’intervento su piazza Paglia era previsto nel Piano di governo del territorio come opera compensativa che il privato attuatore di un ambito produttivo doveva realizzare, a sua spese, in cambio dell’edificabilità dell’area oggetto dell’ambito - ha aggiunto il primo cittadino -. Le fioriere di design con annesse sedute, che arredano la piazza, sono state donate al Comune da un imprenditore a ricordo della madre Maria. Adesso piazza Paglia è una vera e propria piazza e non più uno slargo con parcheggio com’era prima. Un luogo di aggregazione, sì, ma nel rispetto del buon senso e delle leggi".

Avere delle panchine a disposizione, è chiaro, fa sì che piazza Paglia diventi un luogo di incontro, di aggregazione e socialità.

"Quando sono partiti i lavori alcuni residenti hanno chiesto un incontro con l’Amministrazione comunale per capire quali fossero le nostre intenzioni - ha raccontato ancora Ferla -. Li abbiamo ricevuti in Municipio, spiegando loro la “ratio” del progetto e da loro è arrivata una richiesta: quella di prestare una particolare attenzione alla tutela della quiete pubblica, soprattutto in orario notturno. Perché? Per via di un precedente di qualche anno fa: sotto il porticato del complesso, di proprietà della Cooperativa Agricola, c’è un bar che ai tempi era gestito da un conduttore che, nottetempo, lasciava le sedie dei tavolini esterni all’aperto e qui si fermavano, sino a tarda ora, gruppetti di ragazzi che disturbavano il riposo dei residenti. Allora la questione venne risolta obbligando l’esercente a ritrarre nel bar le sedie all’orario di chiusura. I residenti, però, con l’installazione delle nuove panchine temevano che si potessero ripetere simili episodi".

Il sindaco sull'ordinanza: "Meno restrittiva della legge"

L’Amministrazione ha così optato per regolamentare l’utilizzo delle panchine stesse e lo fatto attraverso un’ordinanza firmata dal sindaco.

"Esiste una Legge dello Stato italiano che vieta gli schiamazzi notturni, e prevede che s’intenda come orario notturno dalle 22 in poi - ha puntualizzato il sindaco Fabio Ferla -. La mia ordinanza, quindi, risulta essere meno restrittiva, ma soprattutto, per la prima volta forse in Italia, propone un’azione preventiva. Il ragionamento che è stato fatto, insieme ad assessori e consiglieri, prima di emanare l’ordinanza è stato quello di tutelare i cittadini residenti dall’inciviltà dilagante e dalla mancanza di rispetto per le normali regole di buona convivenza. Lo spazio in questione è pubblico e quindi l’Amministrazione ha tutto il diritto di normarne l’utilizzo, nel rispetto del diritto di tutti: gli schiamazzi notturni sono vietati dalla legge, in più, se a farli saranno soggetti che stazionano dopo l’orario consentito sulle panchine pubbliche, dovranno pagare 500 euro di sanzione. La cifra non è stata determinata a caso: si poteva applicare una sanzione da 50 euro, ma probabilmente non sarebbe stato un deterrente verso chi, spavaldamente, di fronte ai vigili non farebbe una piega a sborsare la cifra e fregarsene del divieto. C’è poi anche una questione sociale, perché spesso il capannello che si forma a tarda ora in piazzetta è formato da minorenni e questo mi fa pensare a cosa facciano in giro, da soli, di notte. La responsabilità di quanto può accadere loro o a terze persone ricade poi sui genitori...".

E se qualcuno pensa di farla franca, occupando le panchine e turbando la quiete notturna, perché non viene colto in flagrante dalle forze dell’ordine ha fatto male i suoi conti.

"In piazza Paglia sono presenti le telecamere del sistema di videosorveglianza comunale - ha concluso il primo cittadino - le cui riprese possono essere utilizzate dalla Polizia locale o dalle forze dell’ordine per risalire ai trasgressori in caso vengano segnalati episodi di disturbo alla quiete pubblica. Non si vuole vietare che qualcuno si sieda in piazza, magari per riposarsi un po’ dopo una camminata o una pedalata prima di coricarsi, l’ordinanza mira a scongiurare che la zona diventi un... bivacco rumoroso nel pieno rispetto dei diritti di chi in quella zona ci vive e lo vuole fare serenamente».

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