L'intervista

Livigno e la sfida olimpica: un successo nei test event e una visione per il futuro

Luca Moretti racconta l’entusiasmo e le prospettive del Piccolo Tibet verso Milano Cortina 2026

Livigno e la sfida olimpica: un successo nei test event e una visione per il futuro
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Livigno supera a pieni voti i test event di Aerials e Moguls, le finali di Coppa del Mondo delle specialità freestyle. E non era un risultato per nulla scontato.

“Quando ci sono di mezzo gli standard olimpici serve grande attenzione e precisione – esordisce con un pizzico di motivato orgoglio misto a soddisfazione Luca Moretti, presidente di Livigno Next – Abbiamo una certa esperienza nell’organizzazione degli eventi, ne promuoviamo molti nel corso dell’anno, però in questa occasione avevamo gli occhi di tutti puntati addosso. E adesso possiamo finalmente dire che l’esame è stato superato a pieni voti”.

Di chi è il merito di questo successo? Chi ha contribuito a far si che tutto andasse per il meglio?

“Sicuramente i volontari hanno avuto un ruolo importantissimo. Senza di loro chi organizza questi eventi va in difficoltà perché ricoprono compiti e ruoli indispensabili, ci sono tante mansioni da svolgere e presidi da monitorare. Per questo Test Event abbiamo messo in campo oltre 70 volontari che si sono coordinati molto bene con i responsabili di Milano Cortina e noi di Livigno Next dimostrando una grande capacità collaborativa. Il 50% del merito va sicuramente a loro che rappresentano una forza indispensabile.

Approfitto di questa occasione per ricordare a tutte le persone che desiderano partecipare al grande evento delle Olimpiadi, che saranno in casa a Livigno, di iscriversi per la candidatura volontari attraverso il portale team26.milanocortina26.org/it”.

Che atmosfera si respira adesso nel Piccolo Tibet dopo questa sorta di prova generale?

“A Livigno si comincia a respirare l’aria Olimpica, sebbene l’evento del prossimo anno sarà tutta un’altra storia. Questo test è stato un gran successo e ci ha garantito visibilità ma soprattutto ha reso ancora più chiaro che ora si inizia a fare sul serio. L’Amministrazione comunale ha fatto molto per arrivare preparati a questo evento, ha organizzato diversi incontri con la cittadinanza che sta entrando nell’ottica che questa è una sfida per tutti, che si tratta di un evento non più ripetibile per fare un deciso salto di qualità”.

Si respira la stessa atmosfera anche in Valtellina?

“L’atteggiamento positivo che si registra a Livigno forse è difficilmente replicabile, anche perché da noi verranno assegnate 26 medaglie d’oro. Nel resto della provincia c’è attenzione, curiosità, ma forse non così alta come da noi. Devo però sottolineare con piacere che su questo fronte la Valtellina si è mossa unita e tutti marciano nella stessa direzione, e siamo convinti che tutto il territorio beneficerà delle ricadute di questa manifestazione”.

Lei – per il suo lavoro – conosce tutti i comprensori sciistici italiani, europei e internazionali e sicuramente avrà fatto tappa più di una volta anche a Cortina. Qual è il clima che si respira in Veneto?

“Sono stato da poco a Cortina e ho registrato una certa passività da parte degli ampezzani: stanno lasciando fare al Comitato olimpico di Milano Cortina. Questo non significa che non sono interessati, ma l’impressione è che non siano così caldi e partecipi come noi”.

Quali saranno le principali ricadute per Livigno, la Valtellina e la Lombardia?

“Sicuramente la notorietà. Forse la Lombardia non ne ha così bisogno, anche grazie agli effetti positivi post Expo 2005, a differenza della Valtellina e di Livigno. Il Piccolo Tibet, in particolare, ha bisogno di riconoscibilità, di fare un salto di qualità, di essere identificata come un gioiello esclusivo, una destinazione premium che punta sulla qualità a scapito della quantità.

Abbiamo lavorato tanto per raggiungere questo obiettivo e sono certo che dimostreremo al mondo di essere una bellissima e ospitale località turistica, una destinazione sciistica di primissimo livello, un paese vero dove fare esperienze autentiche e indimenticabili. C’è un’aria di cambiamento e di consapevolezza diffusa in paese”.

Intanto Livigno oggi si presenta molto più bella, curata e dotata di tante nuove infrastrutture…

“La legacy che il nostro territorio avrà grazie alle Olimpiadi invernali sarà davvero importante. Ne cito qualcuna, come ad esempio la cabina elettrica primaria – realizzata da Enel e Terna con un investimento di 400 milioni – che senza i giochi non avremmo mai avuto. I due versanti verranno finalmente collegati aumentando considerevolmente l’area sciabile. Poi verranno realizzate tante opere pubbliche dalle strade ai parcheggi che andranno a migliorare notevolmente la vivibilità del territorio.

Tutti investimenti che non avremmo potuto avere – con tutto il rispetto - per una semplice gara di Coppa del Mondo o con il Giro d’Italia. Oggi ci stiamo preparando ad indossare il vestito della festa per diventare una destinazione premium, un piccolo gioiello nelle Alpi”.

Remo Galli, Antonio Rossi e Luca Moretti
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