Cultura

L’Istituto Archimede dedica la biblioteca alla scienziata Margherita Hack

Lo scorso 4 dicembre si è tenuta la cerimonia di intitolazione

L’Istituto Archimede dedica la biblioteca alla scienziata Margherita Hack

L ’amore per la conoscenza e il pensiero critico di Margherita Hack saranno fonte d’ispirazione per gli studenti e le studentesse che varcheranno la soglia della biblioteca dell’istituto “Archimede” di Treviglio.

La scuola superiore di via Greggia infatti, ha deciso di intitolare il locale adibito allo studio e alla lettura alla nota astrofisica italiana, simbolo chiave della divulgazione scientifica del Novecento.

Le parole del professor Barone e della dirigente Pardi

“La Hack ha rappresentato per l’Italia e per il mondo non solo il rigore della ricerca scientifica, ma anche il coraggio del pensiero critico e la passione per la conoscenza – ha spiegato il professor Biagio Barone durante la cerimonia d’intitolazione dello scorso 4 dicembre – Intitolare a lei la nostra biblioteca è una scelta che parte direttamente dall’identità del nostro istituto, un luogo dove ogni giorno convivono discipline diverse, unite però dalla stessa attenzione verso l’innovazione, la scoperta e la comprensione del mondo. Oggi, con il suo nome, la nostra biblioteca diventa un invito costante a guardare lontano e a non smettere mai di cercare e di studiare”.

L’intitolazione alla Hack però, rappresenta soltanto l’ultimo tassello di un cammino ben più lungo.

“Dieci anni fa la nostra biblioteca rappresentava le vestigia di un passato glorioso e dimenticato che volevamo restituire a nuova vita – ha ricordato la dirigente scolastica Maria Chiara Pardi in collegamento streaming – Oggi celebriamo il primo step della sua rinascita come luogo bello e accogliente, oltre che dinamico e funzionale, che si propone di diventare un nodo culturale all’interno dell’istituto. A mio parere, la biblioteca simboleggia uno spazio di conoscenza, scoperta e incontro con chi ha scritto e pensato in altri tempi e in altri luoghi, che con i nostri ragazzi si traduce inevitabilmente in un incontro tra tradizione e innovazione”.

Il contributo del professor Esposito

A dare forma a questo spazio di incontro tra passato, presente e futuro ci ha pensato il professor Salvatore Esposito.

“Abbiamo recuperato un deposito impolverato di documenti, che abbiamo scoperto essere preziosissimi, e lo abbiamo riportato alla luce – ha aggiunto – In questo passaggio, è stato fondamentale il supporto dell’Ufficio Cultura del Comune di Treviglio, che ci ha introdotto nella Rete Bibliotecaria Bergamasca. E grazie alla collaborazione con quest ’ultima, che ne garantisce la sostenibilità nel tempo, abbiamo potuto gettare le basi per reinventare la nostra biblioteca. Con l’intitolazione alla Hack, riconosciamo l’identità di questa biblioteca pensandola come organismo dinamico, in continuo movimento, e non come un luogo monumentale e statico”.

Il pensiero dell’ex presidente Vilonna e del vicesindaco Prandina

Una visione questa, che è stata condivisa anche dall’ex presidente del Consiglio d’istituto Raffaele Vilonna, presente in sala assieme all’attuale presidente Cinzia Guarnieri, alla vicepresidente Laura Amarante e al professor Italo Mazzoleni, rappresentante della Rete Bibliotecaria Bergamasca.

“Nei cinque anni che ho trascorso in questa scuola – ha riferito Vilonna – abbiamo lavorato anche per avere una biblioteca che rappresentasse una luce, aiutando a stimolare la curiosità e a far nascere tante stelle quanti sono gli studenti di questo istituto. E nessuno incarna questo concetto meglio della Hack, che ha studiato le stelle e l’universo”.

Gli studi scientifici tuttavia, non sono stati l’unico motore della vita di Margherita, che per gli studenti dell’Archimede potrà essere un modello di riferimento anche per le battaglie condotte a sostegno dei diritti civili.

“Spero che tutti i ragazzi e tutte le ragazze che entreranno in questa biblioteca si ricorderanno anche della Hack per le sue lotte per i diritti civili – ha sottolineato il vicesindaco Pinuccia Prandina, che non ha fatto mancare la sua presenza alla pari del sindaco di Calvenzano Fabio Ferla – Margherita è stata una delle menti più brillanti del secolo scorso, non solo per le sue scoperte in astrofisica, ma anche per il suo sostegno incondizionato ai valori della libertà e del rispetto reciproco”.

I progetti futuri

Tali valori continueranno a guidare i progetti in cantiere per la nuova biblioteca.

“Tra questi – hanno anticipato il professor Lucio Mazza e lo stesso professor Barone – abbiamo non solo le challenge di lettura, ma anche incontri con professionisti del settore. In particolare, sta prendendo vita il progetto “La trilogia del libro”, che prevede di invitare a scuola non solo l’attore Massimo Giustolisi, che ci racconterà l’importanza del dare voce a un libro, ma anche un regista, che si soffermerà sulla trasposizione di un libro in un film, e il professore Francesco Medici, che ci parlerà del mestiere della scrittura e della traduzione”.