Legambiente sulle logistiche: "Non siamo contro, ma servono delle regole"
L’intervento di Francesco Steffanoni, presidente del Circolo Terre del Gerundo di Treviglio
"Noi non diciamo no a prescindere alle logistiche. Semplicemente chiediamo che ci sia una regolamentazione di questo tipo di attività che rischia di stravolgere il territorio".
Il tema logistiche
Sono le parole di Francesco Steffanoni, presidente del circolo di Legambiente "Terre del Gerundo" che, in occasione della Giornata mondiale del suolo del 5 dicembre, è voluto intervenire su un tema diventato "caldo" nelle ultime settimane. L’Amministrazione comunale ha infatti pubblicato un "addendum" alla Variante al Pgt, che prevede la possibilità di realizzare logistiche fino a 30 mila metri quadrati nei due Pip e anche lungo le vie Bergamo, Milano, Aldo Moro e Calvenzano. Un provvedimento che ha sollevato le critiche del Partito Democratico, con in testa la capogruppo in Consiglio Matilde Tura.
"Sembrava un argomento che non avrebbe mai riguardato Treviglio - ha sottolineato Steffanoni - Invece lentamente i Comuni a noi vicini stanno tutti puntando sulla logistica. Basta vedere Calvenzano, Brignano e Fara d’Adda solo per citarne alcuni. Il nostro non è un 'no' ideologico a questo tipo di attività. Ma è chiaro che debba essere regolamentato".
"Le logistiche portano tanti problemi"
Secondo il presidente di Legambiente, infatti, le logistiche si portano dietro oltre al consumo di suolo, anche tutta una serie di problematiche.
"Realizzare questi mega capannoni vuol dire avere più camion in circolazione - ha precisato - E questi porteranno più traffico, più inquinamento e anche più problemi di carattere sociale con l’arrivo di emigranti economici. Questo tipo di lavoro richiama lavoratori dall’estero, che poi porteranno qui le loro famiglie, a cui bisognerà dare alloggi e servizi. E poi sperare che le logistiche reggano in futuro, altrimenti tutte queste persone si troveranno a spasso".
"La tangenziale Sud c'è già: è la Brebemi"
Per Steffanoni lo sviluppo della logistica ha bisogno di essere governato, mentre attualmente ogni Comune agisce per conto suo.
"Treviglio viene identificato dalla Regione come epicentro - ha sottolineato - quindi deve prendersi le sue responsabilità e fare da capofila per gli altri Comuni. Il rischio è che questa situazione porti a nuove strade, quindi ulteriore consumo di suolo e traffico. Invece bisogna togliere i veicoli che già adesso ci sono sulle strade esistenti. Tanto è vero che, non è un mistero, noi siamo da sempre contro l’autostrada Bergamo-Treviglio perché le alternative ci sono. L'unica opera efficace di mitigazione è non farla". E anche sulla realizzazione di una tangenziale a sud di Treviglio, Steffanoni non ha dubbi: "Esiste già, è la Brebemi".
Anche l'Arpa è critica
Il presidente di Legambiente, per rafforzare la sua posizione sulla questione logistiche fa riferimento anche all’osservazione che Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente) ha fatto sul Pgt di Treviglio: "La scelta operata dal Comune di Treviglio di avvalersi di deroghe, peraltro con la previsione di urbanizzare nella cosiddetta 'Mezzaluna' circa 27,8 ettari, non va nella direzione di una sostenibilità ambientale della variante - è scritto nel documento - A ciò si aggiunga che non sono stati rinvenuti nelle Norme di Piano meccanismi che consentano di dare priorità temporale agli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente rispetto agli interventi su suolo libero". "Parole che condividiamo al 100%", ha concluso Steffanoni.