Legambiente e tre cittadini ricorrono al Consiglio di Stato contro l'Atp-1

Atp-1, doccia fredda per operatore e Comune: Legambiente e tre cittadini di Morengo han presentato ricorso al Consiglio di Stato contro il progetto.

Il ricorso e il rallentamento dell'iter

A presentare ricorso contro l'area di sviluppo dell'ex Maggiolina sono state Legambiente e tre cittadini di Morengo: è dunque legittimo, ora, ipotizzare che l’iter si sospenda alla vigilia della firma della convenzione, finché non saranno risolte le controversie legali. Non solo: all’orizzonte potrebbe esserci un’azione analoga anche contro l’Atr-s, l'altro ambito di sviluppo previsto in paese.
Ad annunciare il ricorso contro l’Atp-1 è stata la stessa Legambiente circolo Oglio e Serio attraverso il proprio presidente Paolo Falbo, che ha chiarito come il ricorso sia stato presentato proprio nell’ultimo giorno disponibile, il centoventesimo, settimana scorsa.

Il ricorso al Consiglio di Stato è depositato, anche se come prassi noi sottoscriviamo ricorsi al Tar regionale – ha dichiarato Falbo – Questo ricorso, nello specifico, è partito su segnalazione di nostri iscritti morenghesi, che l’hanno sottoscritto insieme al circolo Legambiente: al centro vi sono le debolezze del progetto, che sono sia di carattere ambientale che prettamente legale. Noi come ambientalisti siamo ovviamente preoccupati più per le prime, ma ci risultano anche significativi errori sul piano tecnico-amministrativo. ù

L’azione, nello specifico, è parsa per lo più finalizzata a bloccare – o quantomeno rallentare – l’iter.

"Ricorso pretestuoso, atto a far perdere tempo"

Sicuramente il deposito del ricorso nel giorno in cui scadeva con precisione l’ultimo giorno disponibile non è casuale – ha commentato a sua volta il vicesindaco Giorgio Facchetti – Ora dovremo vedere il da farsi: noi come Comune, così come la Provincia di Bergamo e l’operatore Techbau dovremo decidere cosa fare. Posso dire che come Comune quasi certamente decideremo di costituirci in giudizio, poi si vedrà in primis se il ricorso verrà ritenuto ammissibile, e poi se verrà richiesta una trasposizione al Tar o se ad esprimersi saranno altre autorità competenti.

In ogni caso, quel che è certo è che il ricorso è stato presentato e firmato da tre cittadini morenghesi, appoggiatisi al circolo Legambiente cui almeno uno di loro risulta iscritto.

Di fatto vengono impugnate le medesime questioni già affrontate e chiarite nel corso della procedura – ha spiegato ancora Facchetti – Ricordo che durante la procedura proprio Legambiente aveva presentato le proprie osservazioni in ritardo, ma nonostante ciò erano comunque state recepite e parzialmente accolte. Qualsiasi giudizio sarebbe ora prematuro, anche se già vedendo le modalità utilizzate, si può presupporre un ricorso molto pretestuoso, finalizzato solo a far perdere tempo. Quel che è certo è che una sola lista era del tutto contraria all’opera in campagna elettorale (la lista “Cittadini al centro”, dell’ex assessore Laura Gualandris, ndr), ma i cittadini di Morengo si sono espressi chiaramente al riguardo. Ora, invece, si troveranno loro malgrado a dover farsi carico anche dei costi di giudizio, che son sicuro avremmo tutti sicuramente evitato volentieri. L’interruzione dell’iter, inoltre, potrebbe costringerci a rimandare l’attuazione del programma elettorale.

Non solo: nonostante Legambiente abbia per quanto la riguarda smentito, gira voce in paese che qualcuno sia pronto a impugnare anche l’ambito dell’Atr-s.

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