Spirano

Legambiente contro il biodigestore: raccolte altre 120 firme

Grazie all'iniziativa di domenica scorsa il circolo "Terre dei Fontanili" ha raccolto firme e fondi contro il digestore

Legambiente contro il biodigestore: raccolte altre 120 firme
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Grande successo per il pomeriggio ai fontanili, l’iniziativa del circolo di Legambiente di Spirano che vuole sensibilizzare e raccogliere fondi contro il biodigestore.

La manifestazione domenica scorsa ai fontanili

La manifestazione organizzata dalla sezione di Legambiente "Terre dei Fontanili", facente riferimento al comitato Oglio e Serio presieduto da Paolo Falbo, domenica 3 novembre ha attirato nell’area verde fuori dal centro abitato un gran numero di persone.

"La comunità di Spirano, guidata dal gruppo "Terre dei Fontanili" ha espresso chiaramente il proprio dissenso verso la proposta di insediare un biodigestore nelle vicinanze dei fontanili del Conzacolo - ha commentato al riguardo l’associazione - La festa-evento organizzata dal gruppo di Spirano ha infatti visto la partecipazione di numerosi cittadini, uniti dalla volontà di preservare l’area".

Musica e visite guidate nell'area verde

La giornata di sole autunnale ha offerto ai partecipanti visite guidate alla scoperta delle specie locali del Bosco dei Fontanili del Conzacolo, accompagnate da musica dal vivo dei gruppi "Spinozo" e "The Andre", dolci, tè e tisane calde. Un modo per rafforzare il legame con la natura e per sensibilizzare la comunità sull’importanza della tutela ambientale. In totale sono state raccolte altre 120 firme, che si sono aggiunte alle 1199 ottenute dai volontari nei mesi scorsi.

"Il messaggio dell’iniziativa è stato chiaro e inequivocabile - ha commentato il presidente Falbo - i cittadini di Spirano non accettano l’idea di un mega-impianto di quattro ettari, giudicato non solo invasivo dal punto di vista ambientale e paesaggistico, ma anche potenzialmente dannoso per l’equilibrio naturalistico dell’area. Questo insediamento non è sostenibile, neppure economicamente. Le normative attuali, che prevedono incentivi economici vincolati al rispetto ambientale, escludono progetti che compromettono l’ecosistema. La presenza dei cittadini dimostra quanto sia preziosa quest'area e quale ferita subirebbe se il progetto andasse avanti. I fondi del Pnrr e gli incentivi del Gse, di cui anche questo progetto potrebbe beneficiare, sono subordinati al principio europeo “Do No Significant Harm” (DNSH), che vieta l’agevolazione economica verso qualsiasi intervento che possa arrecare danni significativi all’ambiente. La comunità e il nostro Circolo chiedono dunque che questo principio sia rispettato e applicato".

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