Cultura e società

La migrazione e i nuovi bisogni sociali, giovedì il primo incontro della rassegna "Le parole che curano"

Le serate organizzate dal Centro Fo.R.Me. della cooperativa Ruah in collaborazione con la Fondazione Mons. Portaluppi e Fondazione Cariplo si terranno a Bergamo e Treviglio

La migrazione e i nuovi bisogni sociali, giovedì il primo incontro della rassegna "Le parole che curano"
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Prenderà il via giovedì 7 novembre la nuova edizione della rassegna letteraria “Le parole che curano”, organizzata dal Centro Fo.R.Me. della cooperativa Ruah con la collaborazione della Fondazione Monsignor Portaluppi e il patrocinio di Fondazione Cariplo.

La migrazione in Italia

Sarà Ferruccio Pastore (nella foto in evidenza), autore di “Migramorfosi. Apertura o declino”, il primo ospite del ciclo d’incontri. In dialogo con gli antropologi Alice Bellagamba e Bruno Riccio, moderato da Raul Zecca Castel, si affronterà la questione migratoria nel nostro Paese. L’appuntamento è nella sede del Centro Fo.R.Me. nell’ex centrale di Daste e Spalenga a Bergamo, alle 18.30.

La rassegna offre strumenti per comprendere sfide attuali come le migrazioni, le crisi globali e i nuovi bisogni sociali. La provincia di Bergamo, con oltre 130mila residenti stranieri che rappresentano circa il 12% della popolazione, è un esempio significativo di convivenza multiculturale. Negli ultimi anni, la città ha affrontato importanti sfide legate all'inclusione sociale e alla gestione della diversità, diventando un laboratorio di politiche e pratiche per l'accoglienza. “Parole che curano” esplora non solo le dinamiche migratorie, ma anche l’impatto delle emergenze globali e del post-pandemia sulla coesione sociale, con un'attenzione particolare alle nuove forme di vulnerabilità.

Quest’anno gli eventi si terranno a Bergamo e a Treviglio, le due città principali della provincia, scelte per coinvolgere differenti realtà territoriali.

"L’obiettivo dell’iniziativa è di rafforzare il tessuto sociale locale attraverso la creazione di spazi di dialogo inclusivi, capaci di promuovere una comprensione reciproca tra le diverse comunità che convivono nel territorio", spiegano gli organizzatori.

Appuntamenti fino a giugno

I prossimi appuntamenti sono il 6 dicembre 2024, a Treviglio “Carovane. La tempesta del Covid e il futuro di una comunità” con Claudio Cancelli e Matteo Cella che dialogano con Gabriella Erba. Il 7 febbraio 2025, a Bergamo, “Etnografia dell’accoglienza”, Davide Biffi dialoga con Luca Ciabarri. Il 7 marzo a Treviglio, “Dieci lezioni sul male. I crimini dell’adolescenza”: Mauro Grimoldi dialoga con Riccardo Bettiga. L'11 aprile a Bergamo, “Introduzione ai Disability Studies”: Enrico Valtellina dialoga con Federica Baroni e Mabel Girardo. Il 9 maggio a Treviglio, “Noi siamo erbacce. Cos’è la botanica sociale”: Mauro Ferrari dialoga con Angelo Maestroni. E infine il 6 giugno a Bergamo: “Contro l’etnopsichiatria. Elementi di critica psicoanalitica applicati all’intercultura”: Angelo Villa dialoga con Gianluca Guizzetti.

Tutti gli incontri si tengono dalle 18.30 alle 20, sono ad ingresso libero, previa prenotazione online.

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