L'Avis di Rivolta e Gradella in festa per i 75 anni di fondazione
A Marco Colombi, Luigi Milanesi e Sergio Domenico Moroni il distintivo d’oro con brillante per aver superato le 120 donazioni

È stata molto più di una semplice cerimonia quella che si è svolta il 15 giugno scorso a Rivolta d’Adda: un vero e proprio abbraccio collettivo tra passato e futuro, tra memoria e impegno civile. L’Avis Comunale di Rivolta e il Gruppo di Gradella hanno festeggiato i 75 anni dalla fondazione, un traguardo che segna la storia di una delle realtà associative più solide e longeve del territorio cremasco.
L'Avis compie 75 anni
A fare da cornice, una giornata intensa, carica di emozioni e riconoscimenti. Tra questi, l’assegnazione del "Premio Francesco Losi" ad Anna Lunghi, giovane studentessa meritevole e figlia della donatrice Martina Gaveni. A sottolineare il legame tra istituzioni e volontariato, i saluti del vicesindaco Marianna Patrini, mentre il direttore della BCC Alfredo Guadagni ha espresso un sentito ringraziamento all’associazione per la sua "opera silenziosa ma essenziale". Il presidente Cesare Sottocorno, con voce ferma e cuore pieno, ha invece ripercorso le origini dell’associazione: fondata l’11 novembre 1950 da un gruppo di dieci volontari, oggi conta 310 donatori attivi, 600 donazioni all’anno e 1517 tessere distribuite nell’arco di tre quarti di secolo.
Premiati i donatori con distintivo d'oro
Una storia che ha generato nuovi rami sul territorio: da Rivolta sono nate le sedi di Agnadello, Pandino, Spino d’Adda e il gruppo di Gradella. La festa è stata anche un momento per onorare i grandi protagonisti del dono: Marco Colombi, Luigi Milanesi e Sergio Domenico Moroni premiati con il distintivo d’oro con brillante per aver superato le 120 donazioni. Un esempio luminoso per le nuove generazioni, alle quali Sottocorno ha rivolto un accorato appello: "Il gesto della donazione è semplice, ma porta con sé un grande significato. È capace di salvare vite e costruire fratellanza". Il 2024, infatti, ha portato segnali incoraggianti: 22 nuove tessere e 33 adesioni che confermano come l’Avis sappia ancora parlare ai giovani.
L'importanza del dono
"Non esiste gesto più semplice di quello di donare il proprio sangue, un gesto gratuito ma di grandi significati, un gesto capace di salvare una vita, di dare una speranza, di regalare un sorriso. Per questo dobbiamo essere fieri della nostra e delle nostre Avis, e non avremo abbastanza parole per ringraziare tutti le donatrici, i donatori, coloro che collaborano e ci sostengono in occasione delle nostre manifestazioni. Per continuare il cammino l’Avis ha bisogno di forze giovani che portano vitalità ed entusiasmo e i numeri degli ultimi periodi testimoniano che siamo sulla strada giusta".
Solo nel 2024 infatti, sono state effettuate 564 donazioni di sangue intero – di cui 469 a Rivolta e 71 a Crema – e 24 di plasma, a dimostrazione di un impegno che non conosce battute d’arresto. A chiudere l’intervento di Sottocorno, le citazioni di tre grandi figure del Novecento: don Primo Mazzolari, Sandro Pertini e papa Francesco. Tre voci, tre visioni del mondo unite da un messaggio universale: pace, solidarietà e speranza. Valori che l’Avis continua a incarnare ogni giorno, attraverso quel piccolo ma potentissimo gesto che può cambiare davvero la vita di qualcuno: donare il sangue.