Furto alla santella

Ladri senza scrupoli alla cappella dei “Morti di Baresc”

Nei giorni scorsi i ladri hanno rubato delle lucine decorative fotosensibili dalla chiesetta dei morti di Baresc, a Spirano.

Ladri senza scrupoli alla cappella dei “Morti di Baresc”

Ladri senza scrupoli né rispetto, neppure per i defunti: rubate lucine fotosensibili dalla cappellina dei “Morti di Baresc” di Spirano, curata dai volontari.

Il furto alla santella fuori paese

Un furto dal valore irrisorio, quello registrato nei giorni scorsi dal gruppo di volontari che si occupa della cura e della manutenzione della santella oggetto di culto, ma che ben evidenzia come certi malviventi non si fermino di fronte a nulla, neppure davanti alla morte e al sacro. Luogo di devozione ben noto ai più, la cosiddetta “Chiesetta dei morti di Baresc” si trova a margine della provinciale che collega Spirano a Lurano, ed è frequentemente meta di visita per gli spiranesi più devoti e per chi ama passeggiare nell’area. Da anni, inoltre, è mantenuta e valorizzata da un manipolo di volontari che ha raccontato quanto accaduto nell’ultimo periodo.

“Già un po’ di tempo fa, circa un anno, ci erano stati sottratti quattro vasi molto belli – hanno esordito – Ultimamente, invece, avevamo comprato e posizionato all’interno della cappella quelle luci crepuscolari che si accendono da sole dopo il tramonto, così da abbellire il luogo e renderlo illuminato anche la sera. Le abbiamo messe settimana scorsa, ma nel giro di pochi giorni sono state rubate”.

Una refurtiva dal valore di pochi euro: ciò che fa più male, semmai, è la mancanza di scrupoli da parte dei ladri, che non si son fatti problemi a prendere di mira un luogo di fede mantenuto da volontari, per portarsi via delle lucine acquistabili con qualche spicciolo in negozio.

“Quando ci sono stati rubati i vasi sospetto che i ladri siano venuti sul posto con un mezzo pesante in cui caricarli, perché comunque erano vasi grandi e, con le piante, non erano certo leggeri – ha raccontato sempre una volontaria che si occupa della cura della chiesetta – Questa volta, invece, il furto ha uno scarso valore, ma denota una mancanza di rispetto verso i morti. Abbellita dalle luci, la cappella era molto bella. E’ un peccato veder rovinato l’impegno di noi volontari”.

Volontari che, del resto, si occupano della cura del luogo di devozione già da alcuni anni: dapprima la cappella era stata ridipinta, e da allora viene regolarmente pulita e mantenuta con i cerini da accendere per devozione. “Volevamo anche dipingerne l’interno, e anche gli Alpini si erano offerti per manutenerla, ma occorre il benestare della Soprintendenza e non se n’è più fatto nulla. Nel nostro piccolo, però, continueremo a fare il possibile perché sia un luogo fruibile e quanto più bello possibile per gli spiranesi”.