Fara Gera d'Adda

La violenza si combatte con lo sport grazie all'associazione "Ernesto Modanesi"

L'appuntamento è per lunedì 7 novembre con il convegno dal titolo “Formazione e tutela dei minorenni in ambito sportivo”.

La violenza si combatte con lo sport grazie all'associazione "Ernesto Modanesi"
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La violenza, il bullismo, gli abusi si combattono con lo sport. E' questo uno dei temi cardine nel nuovo incontro proposto dall'associazione "Ernesto Modanesi - Il mister" di Fara Gera d'Adda dopo il successo di quelli organizzati la scorsa primavera sul tema del valore sociale e formativo dello sport.

La violenza si combatte con lo sport

L'appuntamento è per lunedì 7 novembre a Fara con il convegno dal titolo “Formazione e tutela dei minorenni in ambito sportivo”. Nel corso della serata interverranno figure di rilievo del mondo sportivo giovanile professionistico, autorità della pubblica sicurezza e dell’ambito sociale territoriale.

“Complesso e delicato trattare argomenti di questo tipo, ma di fondamentale importanza sensibilizzare a farlo in modo concreto per portare a galla un mondo ancora troppo taciuto e sottovalutato, anche nell’ambiente sportivo - ha commentato Maura Modanesi, presidente e portavoce dell’associazione - Riteniamo sia indispensabile fare informazione e formazione per provare ad intercettare precocemente il disagio connesso a temi quali il bullismo, il cyber-bullismo, le violenze di vario genere, il maltrattamento, gli abusi, lavorando soprattutto in un’ottica di prevenzione a tutela di giovani atlete ed atleti di minore età, affinché possano crescere anche in un contesto sportivo sempre più sicuro”.

L'esperienza dell'Inter Educational

Nel corso della serata Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile di Internazionale F.C. e presidente della Commissione FIGC per l’attività di base illustrerà il programma “Inter Educational”, un ricco percorso di attività di formazione extra sportive proposte in seno alla società con l’intento di “allenare alla vita” atleti e staff, a supporto ed arricchimento dell’impegno sul terreno di gioco.

“Gestire un settore giovanile importante com’è quello di F.C. Internazionale è una grande responsabilità soprattutto dal punto di vista umano, ancor prima che dal punto di vista sportivo - ha sottolineato Samaden - Lo sport, se vissuto nella maniera giusta e rispettando i veri valori insiti nella cultura sportiva, rimane una delle principali fonti di crescita educativa per i nostri giovani. Proprio per questo motivo il tema della tutela dei minori deve essere considerato una priorità assoluta nella quale investire forze e idee concrete, da parte di ogni organizzazione e istituzione sportiva”.

Il contributo della Polizia e di Specchio magico

Sul tema specifico della tutela dei minorenni nel mondo dello sport interverranno anche il vicequestore aggiunto Marco Cadeddu, dirigente del Commissariato di Treviglio e il Rocco Briganti, direttore generale della cooperativa sociale "Specchio Magico" e membro del Coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l'abuso all'infanzia, portando esperienze concrete riferite alla realtà del nostro territorio.

“La polizia di Stato è da sempre impegnata in iniziative volte ad esaltare il ruolo della prevenzione nei reati e nelle situazioni di abuso con vittima i minori” - ha sottolineato il vicequestore Cadeddu - “Il ruolo dello sport in questa direzione è fondamentale ed è per questo che la sinergia tra gli enti impegnati in questa realtà è fondamentale per ottenere risultati vincenti”.

“La violenza si combatte con la conoscenza e con attività che possano equipaggiare, attrezzare, allenare le persone, dai più piccoli ai più grandi - ha aggiunto Briganti - Nello sport questo tema deve poter avere voce e spazio per far comprendere che ogni contesto può fare qualcosa di straordinariamente importante, ognuno nel proprio piccolo. Parlarne, conoscere, capire, consente di avere nuove sensibilità e attenzioni che possono essere una chiave di uscita dal circuito della violenza da parte delle nostre giovani atlete e dei nostri giovani atleti. Fenomeni nuovi e complessi complicano la sfida, per questo, insieme, ci prepariamo”.

Obiettivo: fare rete

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Fara Gera d’Adda, dalla Provincia di Bergamo, da Risorsa Sociale Gera d’Adda attraverso il contributo dei sindaci dell’Ambito di Treviglio e da AIAC gruppo di Bergamo-Lecco, si pone come punto di partenza per lo sviluppo di un progetto più strutturato con l’obiettivo di fare rete e coinvolgere sul tema quante più realtà sportive possibile del territorio, definendo priorità e accogliendo i bisogni per meglio identificare i percorsi informativi e formativi da esplorare.

“Abbiamo scelto di partire dalla nostra comunità locale in virtù dell’amore viscerale che Ernesto (il mister Modanesi) nutriva nei confronti della sua adorata Fara - ha concluso Maura Modanesi - Da qui il coinvolgimento delle società sportive GAS Farese, ASD Farese 1921, OST Oratory Sporting Team e GS Badalasco, dell’associazione Podisti Faresi, nonché dell’Oratorio San Luigi e Sant’Agnese che hanno subito abbracciato con entusiasmo il progetto, rendendosi disponibili a collaborare per la realizzazione dell’evento”.

(nella foto in evidenza un momento del minitorneo a squadre dei piccoli calciatori del primo memoriale Ernesto Modanesi)

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