Treviglio

La Treviglio-Bergamo stroncata su tutta linea: "Dobbiamo fermare questo scempio"

Grande partecipazione al convegno organizzato il 17 gennaio scorso dal Partito Democratico di Treviglio

La Treviglio-Bergamo stroncata su tutta linea: "Dobbiamo fermare questo scempio"
Pubblicato:

Il Pd non si arrende e continua la sua battaglia contro l’autostrada Treviglio-Dalmine. C’è la convinzione che il progetto, visto anche l’allargamento del fronte del "no", si possa fermare.

Treviglio-Dalmine

Venerdì 17 gennaio 2025, sono state tante le persone che hanno voluto partecipare al convegno organizzato dal circolo trevigliese del Pd, durante il quale si è parlato dei costi ingenti dell'autostrada Treviglio-Dalmine, dell’inefficacia e dei danni che porterà al territorio. L’introduzione della serata è stata affidata alla segretaria cittadina del partito Mariagrazia Morini, che ha cominciato tracciando la storia del progetto dal 2002 sino ai giorni nostri.

"Nel frattempo il mondo è cambiato ed è cambiato anche il progetto - ha poi sottolineato Morini -La Pedemontana non arriverà a Osio Sotto e non è previsto alcun collegamento con la città di Bergamo, con punto di arrivo a Dalmine, in un’area già congestionata. Nel 2023 è poi entrata in funzione la tangenziale di Verdello che ha portato notevoli benefici. I costi però sono aumentati a dismisura, raggiungendo quota 555 milioni di euro, con esborso pubblico di 146 milioni, ovvero una cifra di 35 milioni di euro al chilometro. Ci chiediamo se sia valido un progetto del genere e auspichiamo che i fondi pubblico vengano impiegati per la messa in sicurezza e il miglioramento della rete stradale esistente".

Il "tappo" Dalmine-Bergamo

La parola è poi passata a Nicola Cremaschi di Legambiente che, numeri alla mano, ha dimostrato quanto l’opera sia sostanzialmente inutile. Tramite la piattaforma "Google Maps", è stato effettuato un monitoraggio del traffico fra Treviglio e Bergamo, dalle 7 alle 22, a partire dal 9 agosto 2024 sino a tutto novembre. La tratta è stata poi divisa in tre parti (Treviglio-verdello, Verdello-Stezzano e Stezzano-Bergamo) limitando i dati alla prima parte della mattinata, dalle 7 alle 9. E’ emerso che per quanto riguarda la prima tratta sino a Verdello, il picco massimo di percorrenza, 26 minuti, è stato toccato tra le 8 e le 8.30 di un giorno di ottobre. Il minimo, invece, si è verificato in agosto, tra le 7 e le 7.30, con un tempo di percorrenza di 16 minuti. La durata media è invece variata dai 17 ai 23 minuti. Diverso invece il discorso per le altre due tratte che, seppur più brevi, hanno fatto registrare anche tempi di percorrenza più lunghi. Tra Verdello e Stezzano è stato infatti toccato un picco massimo di 28 minuti, con la media che si aggira tra gli 8 e i 18 minuti. Per la tratta Stezzano-Bergamo, la più breve, si sono invece raggiunti picchi di 29 minuti, con una media racchiusa tra 11 e 21 minuti. Analizzando la velocità media si scopre poi che quella più alta è quella tra Treviglio e Verdello, con punte che sfiorano i 50 km/h, mentre tra Verdello e Stezzano non si superano mai i 48 Km/h. Tra Stezzano e Bergamo, addirittura, la velocità media non arriva ai 30 km/h. Lo studio ha poi monitorato il traffico tra i caselli di Dalmine e Bergamo sulla A4 (e viceversa), in orari di punta. Al mattino, verso il capoluogo, la velocità media massima rilevata non ha superato i 60 km/h. In senso inverso, addirittura, è andata di poco sopra i 22 km/h. La sera va un po’ meglio in entrambi i sensi, ma non vengono mai superati i 60 km/h.

Danni ambientali

I danni dal punto di vista ecologico della Treviglio-Dalmine sono stati affrontati da Michele Remonti, esperto di Scienze Ambientali. In particolare dal punto di vista del consumo di suolo. Secondo uno studio, infatti, la realizzazione dell’autostrada porterà a "distruggere" l’equivalente di terreni consumati in tutto il 2021. A preoccupare è anche l’interferenza con il reticolo idrico che, si stima, porterà danni indiretti per 200 milioni di euro. A rischio, infine, anche le aree protette e i corridoi ecologici

Il precedente della Brebemi

Francesco Lingiardi, del Pd di Treviglio, ha poi fatto un parallelo tra il progetto della Treviglio-Dalmine e la Brebemi.

"E’ l’autostrada più cara d’Italia - ha sottolineato - Basti pensare che 40 chilometri in A4 costano circa 3 euro, su Brebemi circa 10 euro. E’ un’opera che ha avuto un costo in project financing di 2,4 miliardi di euro, con un contributo pubblico di 360 milioni. Sta di fatto che per garantire l’equilibrio economico della società, la concessione è stata allungata dagli iniziali 19 anni e sei mesi a 25 anni e successivamente a 32 anni (fino al 31 dicembre 2046). In 12 anni la società che la gestisce ha accumulato oltre 560 milioni di euro di perdite. E tutto questo dopo aver consumato 960 ettari di suolo agricolo. Il motivo di questi numeri negativi lo spiega l’Autorità di Regolamentazione dei Trasporti: l’autostrada, con i suoi 62 chilometri è troppo corta, perché per essere efficiente dovrebbe essere di almeno 180 chilometri".

In parole povere, il rischio è che quindi anche la Treviglio-Dalmine possa fare la stessa fine.

In chiusura ci sono stati anche gli interventi dei consiglieri comunali Matilde Tura ed Erik Molteni, e del sindaco di Osio Sotto, Corrado Quadri, da sempre in prima linea contro l’opera.

"Dobbiamo continuare a dire no - ha detto quest’ultimo - Non dobbiamo mollare, bisogna fermare questo scempio".

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali