Treviglio

La "task force" del Comune per restituire quella fede smarrita a Treviglio

Un'altra storia di Natale a lieto fine: così una donna ha ritrovato l'anello nuziale, ricordo dei genitori

La "task force" del Comune per restituire quella fede smarrita a Treviglio
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Due nomi e una data di tanti anni fa, peraltro quasi illeggibile. Non c'era altro, all'interno della fede nuziale che  una donna di Treviglio smarrì mentre faceva la spesa in un supermercato cittadino lungo la ex SS11, ormai un mese fa. Ma che fosse un prezioso ricordo, quello era chiaro.  E tanto è bastato, perché il Comune di Treviglio decidesse che valeva la pena trovare il tempo di occuparsene. E indagare, fino a ritrovare il proprietario.

Quella fede nuziale persa in un supermercato di Treviglio

Tutto è cominciato, come detto, qualche settimana fa.  La fede nuziale, in oro, era stata ritrovata tra le corsie del supermercato da un'altra trevigliese,  che l'aveva consegnata alle casse. Il supermercato ha fatto il possibile, tenendo l'anello sotto chiave nell'ufficio informazioni, nella speranza che qualcuno si presentasse per reclamarla. Ma per giorni, l'attesa è stata vana.  Evidentemente, chi l'aveva persa non aveva proprio idea di dove e quando si fosse sfilata dal dito, e forse dopo settimane si era definitivamente rassegnato all'idea che non l'avrebbe mai più ritrovata.

A volte, però,  il destino disegna sentieri insoliti, e  sono i desideri più semplici a imporsi sulle preoccupazioni quotidiane, sulle urgenze apparentemente più pressanti. In fondo si trattava soltanto di una fede smarrita: perché perderci tempo? avrebbero potuto pensare in tanti.  E invece, no. Il personale del supermercato prima, e poi la   commerciante di Treviglio che aveva trovato l'anello, e infine il  sindaco Juri Imeri e tutto l'ufficio Anagrafe, Stato civile e Servizi demografici, hanno deciso che quella storia non poteva finire così. Non a pochi giorni dal Natale.

Era un ricordo dei genitori, al dito di una figlia

E così si è mossa la macchina: la commerciante ha contattato il sindaco, che a sua volta ha mobilitato i dipendenti del Comune, ed è cominciata un'indagine tra i faldoni dell'Anagrafe, i dati digitalizzati su matrimoni e nascite, e alla fine nei giorni scorsi il "giallo" è stato risolto.  È emerso, dopo diverse ore di ricerca,  che la fede era stata persa da una delle figlie di una coppia trevigliese, che teneva l'anello di mamma e papà al dito, come ricordo dei genitori.  

"Non era facile: il matrimonio avrebbe potuto essere stato celebrato a Treviglio come altrove, non lo potevamo sapere. E dai soli nomi  di battesimo degli sposi non è stato semplice risalire all'identità dei due, dopo tanti anni. Ma alla fine, grazie ad un lavoro serrato dell'Ufficio Anagrafe,  Stato civile e Servizi demografici, siamo riusciti a identificarli e poi a risalire alla figlia. Quando l'ho sentita al telefono, e le ho detto che avevamo recuperato la fede della signora,  mi ha raccontato del grande dispiacere che aveva provato quando si era resa conto di aver perso quel prezioso ricordo. Quindi grazie a tutti: devo ringraziare la Polizia locale e i nostri uffici, ma anche i cittadini che hanno avuto il cuore di segnalare la cosa" ha commentato il sindaco Imeri.

Nei giorni scorsi, infine, è avvenuta finalmente la riconsegna dell'anello, in Municipio. Un'altra storia a lieto fine  che abbiamo deciso di raccontare proprio oggi, giorno di Natale,  insieme a quella dell'anziano di Calvenzano soccorso venerdì dalla Locale cittadina.  

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