La Regione si sfila, rotatoria più lontana
Lo ha rivelato il sindaco durante l'assemblea pubblica di mercoledì 10 gennaio
La Regione «si è sfilata» temporaneamente dal tavolo del finanziamento per la tanto agognata rotatoria di Vidalengo, se ne riparlerà a luglio. E la frazione è in fermento: «Blocchiamo la strada».
Rotatoria tra le Sp 129 e 132: la Regione per ora non finanzia
Dell'opera si è parlato mercoledì sera nella sala del teatro dell’oratorio di Vidalengo, in un’assemblea pubblica molto partecipata e a tratti concitata, che ha trattato come primo punto all’ordine del giorno la messa in sicurezza per traffico e velocità delle vie Francesca, Donizetti, Sainini e Bolagnos. Questione strettamente collegata, tranne forse che per la via Sainini, alla rotatoria che l’Amministrazione comunale vorrebbe realizzare all’altezza del cimitero tra le Provinciali 132 (che collega Caravaggio a Brignano) e 129 (che collega a Treviglio a Pagazzano).
In uno degli ultimi Consigli comunali del 2023 si era affrontato proprio questo tema e il capogruppo leghista nonché consigliere provinciale Giuseppe Prevedini aveva confermato che la Provincia era disposta a fare la sua parte, dando buone speranze anche per l’impegno della Regione. L’investimento infatti è rilevante, servono 750mila euro più il necessario per gli espropri. Invece è arrivata la doccia fredda.
"La sicurezza in via Donizetti (Sp e via Francesca (Sp 129) potrebbe essere ottenuta attraverso un contenimento della velocità garantito dalla rotatoria - ha esordito il sindaco Claudio Bolandrini, affiancato dal vicesindaco Ivan Legramandi e dalla presidente del comitato di frazione Anita Rota - In particolare, per via Donizetti, anche con la realizzazione) di una seconda rotatoria più piccola in via Bolagnos, che consentirebbe l’abbattimento della velocità in discesa e salita, mettendo in sicurezza la svolta a destra e l’uscita. Opera comunque secondaria rispetto alla prima".
Che però ora è più lontana.
"La Provincia ha commissionato e pagato lo studio di fattibilità e stanzia 150mila euro - ha spiegato - il Comune ne eroga 200mila ma il resto dovrebbe concederlo la Regione, che però si è momentaneamente sfilata da questo tavolo: non ha accettato di metterla nel Piano di previsione degli interventi. Si è riservata di poterla finanziare con l’applicazione dell’avanzo, dal mese di luglio. Torneremo quindi alla carica prima, per chiedere se l’avanzo c’è e se ci riesce".
Il sindaco poi è tornato su via Donizetti.
"La messa in sicurezza di questa strada, attraverso la realizzazione della famosa bretella segnata sul Pgt che si innesterebbe sul cavalcavia, con almeno tre rotatorie, non è economicamente sostenibile dal Comune con le sole risorse proprie - ha chiarito - si parla di oltre tre milioni di euro. Per avere simili disponibilità avremmo dovuto accettare l’arrivo dell’interporto o del “KilometroVerde” o di un’altra logistica nell’area di Vidalengo. Siamo stati eletti per non farlo".
E poiché qualcuno ha manifestato favore verso queste opere, Bolandrini ha posto una domanda:
"Immaginate che volume di traffico che avrebbe comportato uno scalo merci?".
In assemblea dibattito acceso
Tra il pubblico Carlo Alberto Lunghi ha insistito: «Bisogna pestare i piedi», e tra le altre cose si è citato il caso della bretella che Verdello è riuscito a realizzare, con due rotatorie, ottenendo i finanziamenti.
"È stata considerata fondamentale, essendo un punto strategico di comunicazione tra la Bassa e Bergamo - ha allora spiegato il primo cittadino - Inoltre Caravaggio ha già ricevuto oltre due milioni di euro quando è stata edificata la tangenziale che è la causa dell’aumento del traffico in via Donizetti".
Poi ha concluso facendo accenno al problema dell’alta velocità in ingresso di via Francesca, mettendo a conoscenza la sala di aver chiesto «al comitato di sicurezza della provincia di accogliere la richiesta presentata da diversi vidalenghesi di installare un autovelox in paese, all’altezza dell’acquedotto» e di essere in attesa di risposta.
"Nessuna possibilità, per legge, di installarlo dall’acquedotto alla rotatoria prima né nel tratto urbano di via Donizetti - ha precisato, perché, come ha spiegato la comandante della Polizia locale Cristiana Vassalli, presente con l’agente Anna Romanò - non è consentito il posizionamento di autovelox con la contestazione da remoto all’interno dei centri abitati. Deve essere presidiato ma la strada non consente di farlo perché non c’è lo spazio per fermare in sicurezza il trasgressore".
Tante le voci che hanno espresso il loro punto di vista, bocciando la rotatoria, l’autovelox e anche il semaforo pedonale installato nei pressi del cimitero. «Soldi buttati» ha esclamato qualcuno.
"In via Bolagnos non si può più dormire - ha fatto presente Angela Pilenga - perché auto e moto, arrivate all’incrocio e trovando il rosso, deviano in paese" .
"Da Pagazzano la mattina c’è chi entra in paese e sfreccia vicino al pulmino dei ragazzi che vanno alle medie - spostate la fermata nella via chiusa della materna perché in piazza è pericoloso - ha segnalato Anna Bosetti - per poi passare da via Bolagnos evitando il traffico di via Donizetti e via Francesca".
E sempre dal pubblico è arrivato il suggerimento di istituire una Ztl sulle vie Bolagnos e Sainini nella fascia oraria più critica.
"Ne parlo con la comandante e vediamo se è possibile - ha annuito il sindaco - mentre so che sulla via Sainini qualcuno chiede i dossi: sappiate però che se si riduce la velocità aumenta il rumore".
"Dalla via Bolagnos è impossibile uscire - ha segnalato Lunghi - se non è possibile ripristinare i 50 Km/h almeno si pensi a un’uscita “temporizzata” col semaforo nelle ore più critiche".
"Ci è costato 25mila euro l’attraversamento pedonale a chiamata e il sistema di conteggio servito per stimare il volume del traffico e chiedere i finanziamenti per la rotatoria - ha tagliato corto Bolandrini - prima è stato autorizzato ma poi bocciato perché aumenta il rischio di tamponamento su una strada ad altissima percorrenza qual è la via Donizetti".
"Blocchiamo la strada"
In platea, dove erano presenti anche gli assessori Juri Cattelani, Marco Cremonesi e la consigliera Maria Rosa Castagna, si è diffusa una certa insofferenza e lo scoramento, tanto che Gianni Maroni ha alzato il tiro.
"La faccio io una proposta - ha esclamato - mettiamoci d’accordo e blocchiamo la strada, il problema non è fittizio".
"Portiamo qui l’assessore regionale - ha aggiunto ancora Lunghi - così si renderà conto che qualche soldo in più a Caravaggio serve".