La petizione dei genitori: "Rimuovere la ghiaia dal cortile della scuola, è pericolosa"
La petizione è stata presentata dai genitori della Primaria farese il mese scorso; a gennaio, invece, la risposta del sindaco Assanelli.
Primaria di via Dante: la ghiaia nel cortile è pericolosa e poco salubre, dai genitori la petizione per una riqualificazione degli spazi esterni dell’edificio. La risposta dell’Amministrazione: "Necessario intervenire, ma una pavimentazione in cemento o asfalto porterebbe un risultato anche peggiore".
La petizione dei genitori
E’ pervenuta all’ufficio del sindaco pochi giorni prima delle vacanze di Natale, la petizione organizzata da una mamma rappresentante dei genitori della Primaria farese e sottoscritta da diversi genitori. All’interno della stessa, la richiesta di rimuovere la ghiaia dal cortile della Primaria. Le ragioni, è possibile leggere nel documento, sono molteplici: in primis il fatto che la ghiaia possa causare cadute e problemi respiratori nei bambini come negli insegnanti; in secondo luogo il maggior grado di sporcizia di abiti e calzature, unito alla formazione di enormi pozzanghere nei giorni di pioggia ed, infine, il rischio dato dal lancio di sassi dall’interno all’esterno dell’edificio. Sono questi i motivi che hanno spinto i genitori, dopo alcuni colloqui verbali con l’Amministrazione, a presentare una petizione chiedendo un intervento risolutivo e suggerendo – tra le altre cose – l’installazione di siepi per riparare l’area scolastica dai rumori e l’inquinamento del traffico lungo l’adiacente Sp 184 bis.
La risposta del sindaco: "Necessario intervenire, ma nel modo migliore"
Dopo aver letto la petizione, il sindaco Raffaele Assanelli ha risposto ai genitori il 9 gennaio scorso. Da un lato il primo cittadino ha ringraziato i genitori per l’attenzione e la sensibilità al benessere degli studenti, ma dall’altro, ha ribadito, "non pare né conveniente né salutare che l’eliminazione della ghiaia trovi come risultato alternativo una completa asfaltatura né pavimentazione del piazzale". Tale «rimedio», infatti, non farebbe altro che rendere più pericolosi i traumi da caduta dei bambini e surriscaldare l’intera area. "Ci potrebbero essere altre soluzioni – riconosce il sindaco – Ciascuna, però, presenta controindicazioni non irrilevanti". L’obiettivo, ora, sarà dunque quello di trovare una possibile sistemazione del piazzale che metta tutti d’accordo e garantisca un effettivo miglioramento della sicurezza (sotto tutti gli aspetti) di bambini e insegnanti.