Treviglio

La magia del rugby a Treviglio: il figlio dà il cambio a papà in campo

Un caso rarissimo nello sport, soprattutto in discipline come il rugby dove in pochi hanno la tempra di arrivare a 40 anni

La magia del rugby a Treviglio: il figlio dà il cambio a papà in campo
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Secondo tempo di Treviglio-Bergamo, match del campionato di Serie C regionale di rugby: esce Cipolla ed entra Cipolla. Non è un caso di omonimia. E nemmeno di due fratelli che si danno il cambio. In sostituzione di Salvatore Cipolla, 42 anni, capitano e aiuto coach dei padroni di casa è entrato il figlio Tommaso, da pochi giorni maggiorenne e quindi alla prima convocazione nella formazione seniores. Un caso rarissimo nello sport, soprattutto in discipline come il rugby dove in pochi hanno la tempra di arrivare a 40 anni.

Fuori Cipolla, dentro Cipolla: succede a Treviglio

Treviglio può quindi vantare questo piccolo record. Anche se il desiderio dei due era quello di poter condividere il campo almeno per uno scampolo di partita. Invece, complice un lieve infortunio di Cipolla-senior, il sogno di giocare insieme è stato rinviato e Cipolla-Junior ha sostituito proprio il padre.

"Peccato, ci speravo proprio - ha detto Salvatore - ma sono contento e orgoglioso dell’esordio di Tommaso".

Salvatore Cipolla, di ruolo Terza Linea o Flanker, vive da alcuni anni a Treviglio con la compagna e la figlia. Da allora ha sposato il progetto del Treviglio Rugby, portando la sua lunga esperienza. Ha infatti giocato per anni tra le fila del Rugby Milano, di cui è stato anche capitano e figura carismatica sino al 2019. In mezzo le esperienze negli Amatori Milano, in serie A1, e a Piacenza. Ha anche partecipato per quattro anni alla spedizione alle Isole Bermuda per il World Rugby Classic, torneo a cui prendono parte i giocatori con presenze nelle selezioni internazionali o nelle Coppe Europee di Rugby. Insomma, uno che respira rugby sin da quando era ragazzino, avendo iniziato a giocare a 15 anni. Una passione che ha trasmesso al figlio, nato nel 2005.

"In realtà Tommaso aveva provato a giocare quando era piccolo, nella Under 6, ma non era scattata la scintilla - ha raccontato Salvatore - Poi a 12 anni ha voluto riprovarci, ma dopo un paio di anni aveva “tradito” per il calcio. Quest’anno finalmente si è deciso a tornare alla palla ovale e gli ho chiesto di venire a Treviglio con me".

La speranza di una partita insieme, oggi

Domenica sembrava il grande giorno. Quello in cui padre e figlio avrebbero potuto passarsi la palla in una partita «vera». Non è successo, ma la speranza è che quel momento arrivi oggi, nella trasferta di Crema.
"Mi sono ripreso dall’infortunio, quindi chissà... magari ce la facciamo" ha detto papà Cipolla.

Il battesimo del campo: un giro di campo nudo

Per la cronaca, il match di domenica scorsa si è concluso con la vittoria di Bergamo per 31 a 10. Per Salvatore è stato comunque un momento speciale. E si è anche goduto il rituale riservato a chi esordisce in prima squadra. Al termine del match, infatti, Tommaso ha dovuto fare un giro di campo completamente nudo. Poi, prima di uscire dal rettangolo di gioco, ci ha pensato il cuore di papà a evitargli la passerella tra il pubblico, che divertito si stava gustando la scena, passandogli una giacca per coprirsi alla bell'e meglio. E non è mancato un bacio per complimentarsi per la bella prestazione alla prima assoluta tra i grandi. Aspettando di poter passare la palla a papà...

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