Misano

La Lega stoppa (per ora) il trasloco del mercato nel parco

La delibera di modifica del regolamento, portata in Consiglio dall'Esecutivo, per la ex prima cittadina conteneva gravi vizi di forma: accolta all'unanimità la questione pregiudiziale

La Lega stoppa (per ora) il trasloco del mercato nel parco
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Una questione pregiudiziale alla delibera consiliare di modifica del regolamento presentata dalla Lega stoppa il previsto spostamento dei banchi del mercato settimanale, a Misano, dal parcheggio di via Santo Stefano nel vicino parco pubblico. La senatrice ed ex sindaco Daisy Pirovano in Aula ha illustrato i gravi vizi di forma dell'atto e il Consiglio, all'unanimità, ha deciso per rimandare la discussione e la votazione del documento.

La Lega stoppa in Aula lo spostamento del mercato

Salta (per ora) il progetto dell’Amministrazione Tassi di spostare i banchi del mercato settimanale del martedì dal parcheggio di via Santo Stefano all’interno del vicino parco. Una scelta presentata dall’Esecutivo con lo scopo di garantire maggiore sicurezza nella zona, liberando gli stalli che resterebbero a disposizione per la sosta dei clienti del mercato e, infine, ridurrebbero i disagi alla viabilità per i residenti. Venerdì scorso il Consiglio comunale era chiamato ad approvare le modifiche al "Regolamento comunale per la disciplina del commercio al dettaglio su aree pubbliche", ma ha prevalso la questione pregiudiziale sulla delibera presentata dall’ex sindaco, la senatrice Daisy Pirovano, capogruppo di minoranza per la Lega. Al termine della sua articolata esposizione, basata su uno studio delle normative regionali e di settore, l’Aula all’unanimità ha approvato la questione pregiudiziale e l’Amministrazione ha ritirato, per ora, il Regolamento.

"Faremo le valutazioni del caso sui dettami di Legge presentati dalla capogruppo con gli uffici incaricati - ha dichiarato il primo cittadino Ivan Tassi -. Se come gruppo Lega ci vorrete dare una mano sarà ben accetta. Se poi sarà necessario il testo verrà modificato e lo riporteremo in Consiglio per l’approvazione».

Un atto viziato, la illustrazione dell'ex sindaco

L’ex prima cittadina nel presentare la questione pregiudiziale ha individuato delle gravi carenze nella redazione delle modifiche al Regolamento sia dal punto di vista delle modalità che per questioni normative.

"Ho fatto uno studio articolato e questa proposta di delibera per lo spostamento del mercato presenta gravi vizi di forma con violazione di Leggi regionali, del Testo unico degli enti locali, Regolamento attuale del mercato e Regolamento del Consiglio comunale - ha spiegato Pirovano in Aula -. Secondo la Legge regionale, tutt’ora in vigore, i mercati devono rimanere aperti a nuovi operatori e vi deve essere una opportuna rotazione delle concessioni. Il problema è che il parco Santo Stefano ha un’ampiezza perimetrale, dove si mettono i banchi, inferiore al parcheggio e quindi si prevede una riduzione di posti da quindici a nove. Fino ad oggi sono state messe a bando 14 postazioni con la previsione di uno spazio anche per il produttore agricolo. Martedì 15 ottobre vi erano presenti 10 banchi, 7 fissi da concessioni e 3 spuntisti, e non 9 come erroneamente riportato nella delibera. Con la modifica del regolamento il numero degli ambulanti effettivamente presenti sarà ridotto da 10 a 8 e verrà quindi preclusa a due ambulanti, ad oggi presenti, di avere una postazione all’interno del mercato. I primi a subirne la conseguenza sarebbero gli spuntisti che, in caso di bando avrebbero la precedenza in base all’anzianità, quindi l’ultimo arrivato, che è una nostra concittadina, non avrebbe più posto. C’è violazione della Legge regionale per l’assenza di una valida motivazione che giustifichi lo spostamento perché aumentare i parcheggi a disposizione dei clienti e allo stesso tempo diminuire i disagi per i residenti di via Santo Stefano non è una motivazione che riguarda il pubblico interesse o la forza maggiore così come previsto dalla legge. Il mercato è lì dal 1986 e da allora non ci sono mai stati problemi se non lamentale, per carità che ci possono essere state, ma da un piccola parte della popolazione. Questa scelta non fa l’interesse pubblico, ma ha un impatto negativo sul benessere di tutta la comunità, nonché degli operatori economici, che si vedrebbe diminuire l’offerta del mercato e non si avrebbe più la possibilità di ampliarlo".

La capogruppo ha poi citato l’articolo 19 comma 2 della Legge regionale.

"Violazione per mancata adeguata consultazione delle associazioni di categoria perché il Comune ha l’obbligo, se non ha istituito una commissione consultiva al suo interno, di consultare le associazioni più rappresentative dei consumatori e degli utenti e i rappresentanti imprenditoriali maggiormente rappresentativi per l’esposizione del regolamento, le loro modifiche, lo spostamento dei mercati, la definizione del nuovo numero dei posteggi, soprattutto se in diminuzione - ha aggiunto -. Dai documenti agli atti risulta che è stata fatta una semplice comunicazione ad una sola associazione di categoria che, si cita: “Non ha mai risposto”. Ma non vi è stata nessuna consultazione, nessuna trattativa, non c’è stato un invito a discutere questa situazione. In questo caso, poi, si va a modificare un regolamento del 2010, ma nel frattempo c’è stata una nuova Legge regionale del 2016 che ha modificato la Legge regionale del 2010. Non si può modificare un regolamento, perché un regolamento comunale deve sottostare alla Legge regionale che deve sottostare alla Legge statale. Quindi questo regolamento adottato con queste modifiche sarebbe in contrasto con la norma superiore".

La reazione del sindaco Tassi

Il sindaco Ivan Tassi, pur rimandando al mittente le accuse di aver preso la decisione di spostare il mercato settimanale per favorire una piccola parte della popolazione, e la sua maggioranza hanno accolto l’invito della capogruppo leghista a sospendere la discussione e la votazione della delibera, con l’impegno a valutare con l’ufficio preposto, nel dettaglio, le osservazioni presentate dall’ex sindaco Pirovano.

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