La Croce rossa fa il bilancio: nel 2022 6.480 interventi e oltre 167mila km percorsi
Un anno davvero intenso per un centinaio di volontari e quattro dipendenti.
La Croce rossa di Urgnano fa il bilancio, il 2022 è stato un anno intenso, in cui un centinaio di volontari e quattro dipendenti non si sono risparmiati: all’attivo 6.480 servizi effettuati con sei ambulanze e due automediche, con ben 167mila 393 Km macinati.
Croce Rossa: report 2022
Non c’è dubbio che la sezione locale della Croce rossa (che comprende anche Verdello, Verdellino, Ciserano, Comun Nuovo, Spirano, Cologno, Zanica e Azzano San Paolo, e che fa parte del Comitato Bergamo e Hinterland), sia un’enorme ricchezza del territorio, e purtroppo spesso non ci si rende conto del suo valore finché non se ne ha bisogno.
"La filosofia del servizio un tempo era diversa, c’erano poche attrezzature sul mezzo e bisognava trasportare il paziente in ospedale il più velocemente possibile, oggi è il contrario: si effettua un pronto soccorso sul posto con strumenti e competenze che devono essere adeguati - spiega il presidente Annibale Lecchi - l’anno scorso come servizio 118 abbiamo effettuato 5.354 interventi, soprattutto per malori, ben 4.158 casi. Da segnalare ci sono anche gli infortuni in casa, che superano per numero gli incidenti stradali: 618 contro 466. A ruota infortuni sportivi (66), lavorativi (29) e di altra natura (17)".
Non solo 118
Da un punto di vista economico non è facile, le attività dei volontari sono tante.
"I servizi hanno un costo - osserva ancora Lecchi - quello di emergenza viene rimborsato dalla Regione, il resto è a pagamento e non è facile far quadrare i conti: basti pensare all’aumento del costo del carburante e alla spesa per l’acquisto di un’ambulanza che va da 70-80mila euro. In più dopo 230mila km non si può più usare per i servizi di emergenza. Mediamente ne cambiamo una ogni quattro anni e l’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza (Areu) rimborsa solo il 75% del costo di un solo mezzo. Oltre al servizio 118, che dal 2021 è diventato H24 tutti i giorni dell’anno, ci occupiamo di garantire soccorso durante le manifestazioni sportive e non (205 interventi), del trasporto in ospedale in ambulanza di persone non deambulanti (119) e dei dializzati (126), ma anche di sangue ed emoderivati (99) in virtù di una convenzione con l’ospedale Gavazzeni. Inoltre, facendo parte della Protezione civile, interveniamo in caso di calamità naturali e in estate sul Lago d’Iseo facciamo servizio di emergenza con soccorso in acqua (577). Un totale di altri 1.126 interventi".
Per i volontari ci sono corsi diversi, chi volesse entrare nella Cri può seguire quello che gli è più congeniale, l’età minima è di 14 anni.
Leggi tutta l'intervista su Giornale di Treviglio - Romanoweek in edicola oggi, venerdì 10 febbraio.