La Casa Albergo ricorda con affetto Elena Binetti, era ospite dal 1975
Ha trascorso quasi 50 anni della sua vita nella "Casa", coltivando la passione per il lavoro a maglia, il canto e il disegno: era l'ultima ospite ad aver conosciuto e vissuto con la fondatrice Battistina Viganò
Tutti alla Casa Albergo Maria Immacolata di Calvenzano ricordano con grande affetto Elena Binetti, venuta a mancare un paio di settimane fa all'età di 86 anni. Era entrata nella "Casa" - come la chiamano i calvenzanesi - nel 1975, quasi 50 anni fa, insieme alla madre Fiorina e, alla sua morte, lì è rimasta coltivando le passioni per il lavoro a maglia, il canto e il disegno. Era l'ultima ospite ad aver conosciuto la fondatrice della Rsa, la signorina Battistina Viganò, a cui era molto affezionata.
Addio a Elena Binetti, in Casa Albergo da quasi 50 anni
Ha vissuto per quasi 50 anni alla Casa Albergo Maria Immacolata di Calvenzano, dove aveva stretto forti legami con gli altri ospiti, i loro parenti e con tutti gli operatori della casa. Elena Binetti si è spenta un paio di settimane fa all’età di 86 anni la maggior parte dei quali vissuti tra la mura della Rsa calvenzanese, la "Casa" come tutti in paese amano chiamarla, che nel corso degli anni ha visto cambiare, ampliarsi, e diventare un polo di eccellenza nell’accoglienza di soggetti della terza età. Elena, inoltre, era l’ultima degli ospiti della Casa Albergo ad aver vissuto a stretto contatto con la signorina Battistina Viganò, fondatrice della "Casa", a cui era molto affezionata. La storia della sua vita Elena Binetti l’aveva raccontata un paio di anni fa in una intervista realizzata con Alberto Di Monaco, operatore che si occupa di organizzare momenti di animazione all’interno della Rsa, per il giornalino della "Casa". Elena era nata in Francia, a Tolosa, dove la famiglia originaria di Casirate si era trasferita per motivi di lavoro del padre Luigi, artista del legno: con lui c’erano mamma Fiorina, che lavorava come parrucchiera, e il fratello Candido.
"Mi volevano tanto bene e mi curavano tanto - aveva raccontato nell’intervista Elena Binetti -. Papà cantava anche molto bene. Lo invitavano nelle osterie a cantare e a recitare le poesie. E anche a me piace tanto cantare infatti assomiglio a lui".
L'ingresso alla Casa Albergo nel 1975
Tornata in Italia a vivere, nel 1975 Elena Binetti e la madre Fiorina sono entrate, insieme, alla Casa Albergo.
"Ai tempi la signorina Viganò accoglieva nella “Casa” quelle persone che si trovavano in condizione di bisogno - ha raccontato Gianmario Fugazzola, vicepresidente della Casa Albergo Maria Immacolata -. Elena è arrivata qui all’età di 36 o 37 anni quando la madre Fiorina è entrata come ospite della “Casa” in cui ha vissuto per circa una decina di anni prima del suo decesso. Elena, così, rimase sola, non aveva parenti ed è rimasta come ospite nella nostra Casa Albergo. E’ stata l’ultima degli ospiti che oggi abbiamo nella struttura che ha vissuto con la signorina Battistina. A lei era molto legata, sapeva perfettamente dove si sedeva in chiesa durante la messa e, successivamente, quando la fondatrice è venuta a mancare, ad ogni funzione religiosa che la ricordava o celebrava la Casa Albergo, era Elena a portare sull’altare il mazzo di fiori. Nel corso degli anni, poi, Elena Binetti ha vissuto in prima persona tutti i cambiamenti che la struttura ha avuto, ha visto i lavori per l’ampliamento con la costruzione delle nuove ali della Casa".
E non solo, a settembre del 2006, in occasione dell’inaugurazione della sala teatro interna alla Casa Albergo è stata chiamata lei a tagliare il nastro come ospite della struttura che da più lungo tempo, 31 anni allora, viveva nella Rsa calvenzanese.
La passione per il lavoro a maglia, partecipava a tutte le attività
Sino a pochi anni fa, poi, Elena Binetti è sempre stata molto attiva all'interno della Casa Albergo Maria Immacolata.
"Elena partecipava a tutte le attività che venivano proposte agli ospiti: amava lavorare a maglia, si era appassionata al disegno e, con il tempo e l’applicazione era molto migliorata, e le piaceva cantare. La sua canzone preferita era “Rose rosse” e la cantava, da sola o con altri ospiti, ogni qual volta, prima del periodo Covid, organizzavamo il Festival della terza età nella “Casa” - ha aggiunto Di Monaco -. Al disegno e al lavoro a maglia alternava anche momenti di riflessione e preghiera perché Elena era una donna di profonda fede e dalla fondatrice aveva imparato ad affidarsi alla Divina Provvidenza".
Delle sue passioni, coltivate alla Casa Albergo, la sua "famiglia" a cui Elena Binetti era molto affezionata, ne parlava lei stessa nell’intervista.
"Io amo lavorare a maglia e la mia specialità è la creazione di coperte colorate. In tutti questi anni ne ho realizzate a centinaia e sono molto orgogliosa perché le persone le apprezzano tantissimo - raccontava nel 2022 -. Lavoro con gli aghi, l’uncinetto e il “punto alto” e ogni giorno per qualche ora mi dedico a quest’arte. Perché soltanto lavorando con impegno e passione si riesce a diventare esperti del mestiere. Porto nel cuore Martina, un’altra ospite e mia cara amica, che qualche anno fa mi ha insegnato a fare le rifiniture e gli angoli alle coperte. Anche adesso che non è più fra noi, le sue figlie, in particolare Ornella, vengono sempre a trovarmi e quando mi manca qualcosa ci pensano loro a portarmelo. Ci vogliamo davvero tanto bene!".
La casa albergo una volta era un luogo aperto non c’erano orari di visita prestabiliti per i parenti.
"Si passavano a trovare i genitori o i conoscenti la mattina prima di andare al lavoro per un saluto, ad esempio - ha spiegato Fugazzola -. E tanti calvenzanesi venivano a trovare Elena a cui si erano molto affezionati".
Del suo legame con la "Casa", la sua fondatrice e le sue aiutanti Elena Binetti ne aveva parlato nella intervista con un ricordo, a chiudere la sua intervista del 2022.
"Ricordo con tanto affetto la visita di Papa Giovanni Paolo II al Santuario di Caravaggio nel 1992. In compagnia della signorina Battistina e delle sue aiutanti Nina Boschi e Maria Gusmini, ero seduta in prima fila ad accoglierlo, ad ascoltare la Santa Messa e a ricevere la Sua Benedizione. Una Benedizione che porterò sempre nel cuore e che voglio regalare a chi legge queste parole".
"Elena da un paio d’anni ha iniziato ad avere un decadimento cognitivo e, via via, si è spenta all’età di 86 anni. Serenamente - ha concluso Alberto Di Monaco -. Il suo funerale è stato molto partecipato, c’erano tanti calvenzanesi e casiratesi, parenti di ospiti che hanno vissuto nella “Casa” i loro ultimi anni e l’avevano conosciuta, oltre ai volontari dell’Auser locale".
Nella foto di copertina, anno 2006, Elena Binetti taglia il nastro al teatro della Casa Albergo Maria Immacolata.
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