Treviglio

Intercultura, sei studenti stranieri hanno trascorso una settimana a Treviglio alla scoperta della bergamasca

Sei ragazzi provenienti da tre continenti diversi sono stati ospitati da scuole e famiglie del territorio, tra Treviglio, Badalasco, Canonica e Covo.

Intercultura, sei studenti stranieri hanno trascorso una settimana a Treviglio alla scoperta della bergamasca
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Intercultura, Treviglio è stata scelta come meta ideale da una rappresentanza dei 500 studenti stranieri quest’anno in Italia (grazie all'associazione che dal 1955 si occupa di programmi di mobilità scolastica internazionale), per conoscere meglio l’Italia, la sua cultura, le sue tradizioni, le sue persone.

Intercultura

Sono sei gli adolescenti che hanno scelto di trascorrere una settimana a Treviglio per conoscere una parte diversa del nostro Paese rispetto a quella dove stanno trascorrendo il loro anno “italiano”, accolti da una famiglia e inseriti in una scuola locale. Dopo lo stop di due anni dovuta alle restrizioni della pandemia, tornano infatti le “settimane
di scambio”, uno dei momenti più ambiti non solo dagli studenti e dai volontari di Intercultura, ma dalle scuole e le famiglie che possono sperimentare per un breve periodo l’esperienza di aprire la propria “casa” al mondo, ospitando un giovane di un’altra cultura.

Ragazzi da tutto il mondo

Dal 26 marzo al 2 aprile, i ragazzi, guidati dai volontari del Centro locale Intercultura di Treviglio, hanno avuto la possibilità di vivere in una nuova famiglia, frequentare un’altra scuola, conoscere nuovi luoghi e stili di vita rispetto a quelli che hanno iniziato a interiorizzare e ad amare, dal loro arrivo in Italia lo scorso settembre. I ragazzi che hanno scelto la capitale della Bassa sono Oliver dalla Francia, Peach dalla Thailandia, Rodoula dalla Grecia, Gael dal Costa Rica, Marente dall’Olanda e Shurito dal Giappone, e arrivano dai centri locali di Guspini, Macerata, Castellammare di Stabia, Napoli, Reggio Emilia e Viterbo.

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La visita al Museo Verticale di Treviglio

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In gita a Bergamo

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La visita al Museo Explorazione di Treviglio

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I ragazzi con i compagni del liceo Facchetti di Treviglio

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Lungo le mura di Bergamo Alta

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In gita a Bergamo

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In gita a Bergamo

Alla scoperta della bergamasca

Per questi ragazzi, i volontari di Intercultura di Treviglio hanno messo a punto un programma molto intenso, intitolato “Lo sport come strumento e veicolo per il dialogo interculturale”: tra le varie attività i ragazzi si sono cimentati nell’arrampicata in palestra insieme al CAI di Romano di Lombardia e nel baskin, una disciplina sportiva ispirata al basket e pensata per permettere a giovani normodotati e giovani disabili di giocare nella stessa squadra. I ragazzi hanno poi visitato i musei trevigliesi, sono stati in gita a Bergamo e a Crema e hanno scoperto Milano attraverso un divertente City Escape. Una parte importante della settimana di scambio è stata dedicata all’aspetto didattico: in collaborazione con il Liceo Sportivo Facchetti di Treviglio sono stati organizzati momenti di incontro con gli studenti e di confronto interculturale guidato dai volontari. Infine, l’altro aspetto fondamentale di questa settimana è stata l’ospitalità nelle famiglie locali che ha coinvolto famiglie di Treviglio, Badalasco, Canonica e Covo e ha permesso agli studenti di confrontare stili di vita, usi e costumi diversi rispetto alla zona dove stanno trascorrendo il loro anno in Italia.

"Grande entusiasmo per i ragazzi e per la comunità"

“Dopo una pausa forzata di due anni, siamo veramente felici di aver potuto organizzare nuovamente questa settimana di scambio - ha sottolineato la presidente di centro locale di Intercultura, Federica Rampinelli - E’ un modo non solo per gli studenti, ma per tutta la comunità - famiglie, scuole, istituzioni - per aprire i nostri orizzonti e incontrare rappresentanti di culture diverse che già hanno iniziato a conoscere e apprezzare l’Italia. Gli studenti hanno dimostrato grande entusiasmo per la nostra zona e le bellezze del nostro territorio. Ci auguriamo inoltre che le famiglie che hanno ospitato questi nostri ragazzi per una settimana abbiano apprezzato la presenza di un giovane di una cultura diversa dalla nostra e che, a seguito di questa breve esperienza, desiderino accogliere un adolescente per un periodo più lungo, anche un intero anno scolastico".

 

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