Treviglio

In piazza contro i brevetti sui vaccini Covid: manifestazione a Treviglio

Il presidio di Rifondazione comunista, Possibile e il Comitato in difesa della Costituzione

In piazza contro i brevetti sui vaccini Covid: manifestazione a Treviglio
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Una manifestazione in piazza Manara a Treviglio, per chiedere la rimozione dei brevetti sui vaccini anti-Covid. La organizzano Rifondazione comunista, Possibile e il Comitato in difesa della Costituzione, per sabato pomeriggio, 15 maggio, davanti al Municipio.

La campagna del Coordinamento per il Diritto alla salute

A pochi giorni dal cambio di posizione degli Stati Uniti, per voce del presidente Joe Biden, sul futuro dei brevetti per i vaccini anti Covid, arriva anche a Treviglio la campagna promossa dal Coordinamento per il Diritto alla Salute. Due gli obiettivi: sospendere i brevetti e riformare la Sanità in Lombardia "riscrivendo da cima a fondo la Legge Regionale 23 (la cosiddetta “riforma” Maroni del 2015)".

"Nessun profitto sulla pandemia"

Durante il pomeriggio, dalle 15 alle 18, sarà possibile firmare per l'Iniziativa dei cittadini europei (ICE)  “Nessun profitto sulla pandemia”. "Il Covid-19 si diffonde a macchia d’olio - spiegano gli organizzatori - Le soluzioni devono diffondersi ancora più velocemente. Nessuno è al sicuro fino a che tutti non avranno accesso a cure e vaccini sicuri ed efficaci".

"L’ICE è uno strumento previsto dall’Unione Europea con cui cittadini possono raccogliere firme per proporre alla Commissione Europea di discutere un determinato argomento: cosa che il parlamento è obbligato a fare al raggiungimento di 1 milione di adesioni in tutta Europa - spiega "Possibile" in una nota - Si tratta di promuovere la salute per tutti, a maggior ragione in una pandemia affinché il profitto di pochi non ostacoli la diffusione dei vaccini, la loro disponibilità e l’accessibilità economica: e di garantire trasparenza e controllo pubblico sulla gestione di una risorsa preziosa, sviluppata anche grazie a fondi pubblici. La salute si declina nel territorio con la sanità locale, di cui abbiamo sperimentato le gravi problematiche ultimamente proprio per l’avvio e la gestione della campagna vaccinale. Nel presidio si riprenderà, quindi, anche il tema della revisione completa della legge 23, che nel 2015 è stato l’ultimo atto di un percorso che in Lombardia ha portato a un enorme impoverimento della sanità pubblica. Mancano e mancheranno i medici di base, le liste d’attesa sono esplose, nell’emergenza Covid il sistema “ospedale-centrico” e estesamente privatizzato tramite l’accreditamento ha mostrato tutti i suoi problemi".

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