Il reduce di Russia Casimiro Brembati compie 100 anni ed è festa grande
Oggi, mercoledì 6, le autorità civili, militari e religiose hanno reso omaggio all'imprenditore agricolo nella sua azienda in via Treviglio.
L'imprenditore agricolo, ex amministratore comunale e reduce di Russia Casimiro Brembati ha tagliato il traguardo del secolo di vita e la famiglia ha organizzato una festa in azienda dove si sono tenuti una messa e un rifresco.
Casimiro Brembati taglia il traguardo dei 100 anni
Né il gelo della steppa russa conosciuta con la divisa di fante né la miseria vissuta prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale né la dura fatica per fondare insieme alla famiglia la Brembo farm, cui ha dedicato la vita, sono riusciti a piegare la fibra e l'entusiasmo di Miro, come lo chiamano tutti. E oggi sono stati tantissimi i pontirolesi che hanno voluto partecipare alla sua festa per porgergli i loro più sentiti auguri. E lui, emozionato, si è commosso e ha ringraziato tutti con il cuore.
Omaggio militare
Alla messa celebrata in un fienile dal parroco don Fabio Pirotta, che ha regalato a Miro il certificato di battesimo, hanno partecipato, oltre ad amici e parenti, tantissimi concittadini con in testa la sindaca Gigliola Breviario che ha portato anche lei un dono, le associazioni locali, quelle d'Arma locali e del circondario, la Coldiretti di Bergamo e l'Associazione nazionale italiana reduci di Russia (Unir) che ha donato la riproduzione del vessillo nazionale con le dieci divisioni che hanno partecipato alla campagna di Russia. I bersaglieri pontirolesi hanno invece omaggiato il reduce con il loro gagliardetto.
"Bisogna conoscere la guerra e la tragedia della campagna di Russia per poter apprezzare la pace - ha detto il vicepresidente dell'Unir di Milano Giovanni Soncelli, accompagnato dal presidente della sezione della Val Cavallina Remo Facchinetti - le doniamo questo omaggio con i nostri migliori auguri e speriamo di essere tutti presenti se vorrà invitarci l'anno prossimo".
Gli auguri del sindaco e del parroco
Dopo un messaggio di auguri toccante, letto dalla nipote Emilia Brembati che ha portato lo zio ad asciugarsi le lacrime, ha preso la parola la prima cittadina.
"Anche se oggi è una giornata di pioggi la presenza di tanti parenti e concittadini porti tanto calore e affetto umano - ha detto - ricordo il racconto di Casimiro quando abbiamo inaugurato il cippo in onore del soldato britannico caduto qui. La testimonianza dei nonni è importante per noi e per i figli che verranno, solo se ricordiamo il passato riusciamo ad avere un futuro migliore. Tanti auguri da parte mia, dell'Amministrazione e della comunità: tutti avrebbero voluto essere qui oggi a stringersi intorno a te per festeggiare un traguardo così importante".
Gli auguri sono arrivati anche dal parroco, che nell'omelia ha ricordato l'amore dei Miro per la sua azienda.
"Siamo qui per festeggiare Miro e celebrare la messa qui è più bello, nel luogo dove lui e la sua famiglia spendono la vita - ha detto - il luogo da dove tutto è cominciato, dove ha fondato l'azienda cui ha dedicato tutto il suo impegno e adesso so che controlla ancora quello che si fa, perché questa attività è come se fosse sua figlia e ci tiene. Gli auguriamo ancora cento di questi giorni! Il suo è un traguardo importante, cui è arrivato lucidissimo, anche se le gambe ogni tanto fanno male, ma spesso fanno male anche a noi che siamo più giovani... A volte ci arrabbiamo per alcune prove della vita ma la guerra che ha vissuto lui sicuramente lo ha rafforzato".
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