Il parroco sulle elezioni: "Sia un confronto sereno"
Le elezioni sono alle porte, anche la parrocchia di Martinengo dice la sua e lancia un appello a discutere su alcuni temi che considera cruciali per il prossimo futuro. E lo fa rimarcando la sua totale neutralità ma ringraziando nel contempo l’Amministrazione uscente per il dialogo instaurato.
Elezioni: la parrocchia rompe il ghiaccio
L’anno nuovo è cominciato e, se per ora nessuno dei candidati che si contenderanno la poltrona di primo cittadino è ancora uscito allo scoperto, a parlare pubblicamente delle consultazioni elettorali che chiameranno alle urne i martinenghesi tra pochi mesi è il bollettino parrocchiale, in un articolo pubblicato sull’ultimo numero che è una lettera aperta rivolta proprio a loro.
"La comunità parrocchiale esprime gratitudine al sindaco Mario Seghezzi e a tutta l’Amministrazione comunale per il servizio a tutta la comunità in questi cinque anni - si legge - La parrocchia ha avuto vari spazi di dialogo con l’Amministrazione: nei confronti della scuola dell’infanzia parrocchiale - che con il contributo del Comune - ha contenuto l’aumento delle rette; nei confronti di particolari iniziative dell'oratorio, quali l’extra scuola per studenti segnalati dalla scuola; nei confronti della Caritas parrocchiale per situazioni di disagio e di povertà di alcune famiglie".
Un grazie al sindaco in carica dunque e poi un grazie ai candidati che scenderanno in campo a fine primavera.
"Il desiderio della parrocchia è quello di promuovere insieme, nelle rispettive distinte competenze, il bene comune della nostra città di Martinengo - si precisa nella missiva - Per questo si esprime gratitudine a tutti i candidati alle prossime elezioni comunali del 9 giugno 2024 per la disponibilità nell’impegnarsi con passione al bene della città, con l’invito a un confronto sereno, su programmi bene articolati e reali nelle promesse. Chiunque sarà chiamato governare avrà il compito di rafforzare le condizioni per un vivere insieme che generi fiducia e legami tra le persone. Non è difficile riconoscere nei punti di forza della nostra comunità la presenza di un grande numero di cittadini dediti al volontariato che si spendono generosamente senza alcun interesse personale".
"Discutiamo di famiglia, giovani, povertà e immigrazione"
A questo punto un invito al confronto su quattro temi specifici, che stanno a cuore alla parrocchia.
"Sarebbe bello avviare un confronto con tutti i cittadini di buona volontà di Martinengo in vista di proposte concrete e realizzabili - si afferma - Innanzitutto la famiglia: in particolare la sua capacità di donarci il futuro attraverso le nuove nascite. Anche a Martinengo è in atto un decremento demografico. Poi i giovani, sviluppando progetti locali per il loro futuro anzitutto lavorativo e sostenendo le realtà educative quali spazi di aggregazione e di proposte di convivenza civile. A volte ragazzi e giovani sono destinati a trascorrere il proprio tempo libero nella noia e nel degrado invece che in luoghi sani di incontro e di crescita".
Lo sguardo si allarga poi alla società nella sua interezza.
"Le povertà rischiano di non coinvolgerci nemmeno più emotivamente talmente sono visibili e diffuse - si puntualizza - gli immigrati, per i quali è necessario promuovere processi di accoglienza, di dialogo e di integrazione".
"Andate a votare"
In chiusura la Parrocchia invita a non disertare le urne.
"Per la Chiesa tutti sono figli di Dio, sia quelli che si schierano a destra che a sinistra, se queste distinzioni hanno oggi ancora un significato - si termina - La parrocchia non si schiera per alcuna parte politica. Per questo motivo nessun politico, anche cattolico, può presentarsi come l'unico e autentico interprete della dottrina sociale della Chiesa e durante la campagna elettorale la parrocchia evita di ospitare nelle proprie sedi iniziative di singoli partiti o formazioni politiche. L’unica raccomandazione è quella di andare a votare. Chi non va non è uno che si astiene dal voto; è piuttosto uno che decide che siano altre e decidere per lui".