Vailate

Il fisioterapista Piero Baffi torna da Tokyo

La medaglia d'oro nella prova inseguimento a squadre è anche sua

Il fisioterapista Piero Baffi torna da Tokyo
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Vailate riabbraccia Piero Baffi, il fisioterapista "d’oro" tornato vincitore da Tokyo.

L'oro olimpico

Quasi tre settimane lontano da casa. Dal 21 luglio al 9 agosto Piero ha soggiornato in Giappone, per i Giochi olimpici, che hanno regalato grandi successi agli atleti azzurri. Soprattutto il 4 agosto, quando Filippo Ganna, Simone Consonni, Jonathan Milan e Francesco Lamon hanno vinto la medaglia d'oro nella prova inseguimento a squadre, battendo in finale la Danimarca.

La giornata tipo del fisioterapista

Un risultato che non è arrivato solo grazie alle pedalate degli atleti italiani, ma a tutta l’impalcatura che durante la manifestazione ha tenuto in piedi la squadra, con costanza e dedizione.

"La mattina iniziavamo con l’attivazione muscolare e nel primo pomeriggio andavamo in pista - ha spiegato Piero, ripercorrendo la giornata tipo - Gli atleti correvano e noi fisioterapisti restavamo a loro disposizione fino al termine dell’allenamento. Poi, verso sera, veniva il momento del massaggio defaticante".

Lo staff maschile era composto da due meccanici, due fisioterapisti e dall’allenatore Marco Villa, amico e compagno di allenamenti di papà Adriano Baffi e già coach della nazionale su pista quando Piero praticava l'attività ciclistica, prima di diventare fisioterapista.

Il record mondiale

"Il momento più emozionante non è stato durante la finale, dove se perdi, prendi comunque una medaglia d’argento - ha confessato - L’emozione più grande l’ho provata durante la semifinale, quando a tre giri dalla fine eravamo dietro alla Nuova Zelanda. Alla fine i ragazzi sono riusciti a vincere e hanno perfino segnato il nuovo record del mondo".

Una prestazione strepitosa per la quale il team azzurro è già passato alla storia, ma che proverà a ripetere a Parigi 2024. Ma se è vero il motto che recita "squadra che vince non si cambia" fra tre anni Piero sarà ancora parte della scuderia azzurra?

Il futuro di Piero Baffi

"Quella con l’Italia è stata un’occasione extra, rispetto al mio lavoro - ha spiegato - Mi hanno chiesto se voglio partecipare ai Mondiali di ciclismo su pista, il prossimo ottobre a Roubaix, ma non so se potrò accettare. La priorità devo darla alla mia squadra, la 'Ineos Grenadiers'. Perciò, se ci sono incontri del mondiale in concomitanza con quelli della squadra, dovrò rinunciare alla competizione con gli azzurri".

Quella di Tokyo resterà un’esperienza indelebile nella memoria del fisioterapista vailatese. Piero si è fatto firmare la maglia olimpica dal quartetto delle meraviglie ed è pronto ad appenderla nel suo studio, che prossimamente vorrebbe ampliare.

"Mi piacerebbe ingrandirmi, includendo magari altri specialisti, ma sto ancora valutando il futuro - ha detto - Il lavoro con la 'Ineos' include continue trasferte in tutto il mondo. Parliamo di 180 giorni lontano da casa, da gennaio a ottobre. E’ un mestiere sostenibile finché sei giovane, ma diventa più duro se vuoi mettere su famiglia".

E infatti Piero è nuovamente in viaggio, per seguire la sua squadra impegnata in Norvegia, dopodiché le competizioni lo porteranno in Belgio e Olanda.
Rincaserà definitivamente solo il prossimo 7 settembre e per quel giorno, possiamo starne certi, sarà festa grande a Vailate.

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