Il Comitato Genitori si difende: "Basta strumentalizzare e politicizzare la nostra raccolta fondi"
Il Comitato Genitori di Morengo interviene dopo le polemiche scoppiate sulla raccolta fondi a sostegno del Piano per il Diritto allo Studio.
Il Comitato Genitori fa chiarezza sulla raccolta fondi: "Ora che abbiamo raggiunto l’obiettivo, parliamo noi. Basta politicizzare la vicenda".
L'intervento dei genitori
Sono intervenuti a gamba tesa con le proprie precisazioni, senza schierarsi da nessuna delle due parti della polemica in corso, ma anzi rifiutando categoricamente la strumentalizzazione di quanto accaduto, i genitori morenghesi, che attraverso una propria rappresentante hanno rilasciato un comunicato per fare chiarezza sulle modalità della raccolta fondi e per smentire svariate inesattezze fatte filtrare nelle scorse settimane.
Il comunicato
Noi genitori siamo stati ripetutamente chiamati in causa, ma abbiamo preferito non intervenire fino a quando il nostro obbiettivo non fosse stato raggiunto. Ora che lo stesso, volto a non penalizzare gli alunni delle scuole di Morengo con tagli al Piano per il Diritto allo Studio e al trasporto in palestra, è stato conseguito, vorremmo toglierci anche noi qualche sassolino dalle scarpe – esordiscono i genitori – Innanzitutto, non ci siamo buttati alla cieca in questa raccolta fondi, ma abbiamo prima avuto ben due confronti con l’Amministrazione: uno alla fine dello scorso anno scolastico e uno all’inizio di questo. In questi incontri il Comune ha confermato di non poter coprire l’intero importo del Piano e del trasporto; di fronte a tale dato noi genitori confermiamo di aver deciso di nostra iniziativa di provare a unire le forze e recuperare la somma mancante. Il riepilogo dettagliato della raccolta è stato poi trasmesso a tutti i rappresentanti, e non ci si deve assolutamente permettere di insinuare che i soldi raccolti non siano stati interamente investiti per il raggiungimento dell’obiettivo, in quanto ciò è dimostrato dall’approvazione integrale del documento e dall’avvio del servizio di trasporto per la palestra di Pagazzano - aggiungono i genitori, che in merito alla deducibilità del contributo affermano invece di essersi informati, ma che - ci è stato risposto che il contributo, essendo configurato come donazione volontaria, non rientrava tra i redditi detraibili a fini fiscali.
Infine, per quanto riguarda la presunta violazione della privacy con relativa diffusione di nomi dei donatori, i genitori chiariscono che "l’informazione è giunta alterata, perché il Comune ha trasmesso solamente il numero di contributi versati distinto per classe, non i nomi".
I ringraziamenti
Ringraziamo, oltre a tutti i genitori, l’assessore all’Istruzione Laura Gualandris che si è sempre dimostrata una persona collaborativa, e tutti coloro che ci hanno dato una mano: la Bcc di Morengo, gli Alpini e i commercianti che han contribuito con i premi per la lotteria, le ditte Biemme, Fcm Construction e altre aziende produttrici di prodotti di pulizia vari. Ci sarebbe molto altro da dire su quanto dichiarato da una parte come dall’altra nelle scorse settimane, ma il nostro interesse è quello di non strumentalizzare la nostra raccolta fondi, che aveva come unico scopo quello di non penalizzare gli alunni degli istituti scolastici di Morengo con tagli sul loro percorso formativo, senza alcuna inclinazione politica o di campagna elettorale - conclude il comunicato, che auspica una volta per tutte la fine delle polemiche e discussioni nel merito.