Arzago

Il campo da calcio sarà intitolato al bomber Leo Gritti

Domenica al Centro sportivo "Jessy Owens" si gioca il "2° Memorial Corrado Rivabene".

Il campo da calcio sarà intitolato al bomber Leo Gritti
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Un pomeriggio di sport, amicizia e solidarietà nel ricordo di due ex giocatori dell’Us Arzago scomparsi troppo presto. Due vicende umane completamente diverse, ma al contempo simili per il triste epilogo che domenica 11 giugno al Centro sportivo "Jessy Owens" verranno celebrate nel "2° Memorial Corrado Rivabene" con una partita di calcio amichevole che alle 16 vedrà affrontarsi sul campo in erba sintetica la Nazionale "La Mitica", composta da ragazzi guariti dalla leucemia, e le "Vecchie Glorie" dell’Us Arzago a 28 anni dalla prematura scomparsa di Corrado Rivabene, ex calciatore nel settore giovanile gialloblu venuto a mancare all’età di 11 anni a causa proprio della leucemia.

La società (oggi Usd Arzago), l’Amministrazione comunale e la famiglia, in primis la sorella Laura, già dallo scorso anno hanno voluto organizzare il Memorial in onore di Corrado, invitando "La Mitica", una formazione che gira il paese promuovendo e sensibilizzando la ricerca contro questa malattia.

Campo intitolato al bomber Leo Gritti

L’appuntamento di quest’anno al Centro sportivo arzaghese avrà anche un altro momento importante per la comunità e per la società di calcio locale. E’ stato deciso, infatti, di intitolare il campo da calcio a Leonardo Gritti, per tutti ad Arzago "Il Bomber". Trevigliese di nascita, ma arzaghese di "adozione" - lasciato il professionismo si era dato alla ristorazione gestendo prima lo "Station Cafè" di Treviglio, poi il "JJ Pub" ad Arzago e, infine, la pizzeria e ristorante "Cinderella" a Casirate -, Leonardo è stato una promessa del calcio italiano: una carriera partita dal campetto dell’oratorio Salesiano di Treviglio e decollata tra serie B, a Monza, e serie C, a Leffe, Solbiatese e Alzano Virescit, prima di tornare nella Bassa per vestire le maglie di Trevigliese e dell’Us Arzago di cui era diventato capitano e bandiera.

Leo Gritti

L'infarto e l'impegno per la "Ovidio Cerruti"

Proprio sul campo che domenica a lui verrà intitolato il 7 giugno del 2012 è successo l’episodio che ha stravolto la sua giovane vita. Gritti, allora 38enne, al termine di una partita del "Memorial Erminio Aloardi" (ex dirigente e presidente dell’Arzago) venne colto da un infarto. Subito soccorso da un dirigente, venne poi trasferito d’urgenza all’ospedale San Raffaele di Milano e, da lì, il mattino seguente al Policlinico di Zingonia dove venne sottoposto ad una coronarografia. Trascorso un lungo periodo in coma, lottando tra la vita e la morte, Gritti rimase in quella sorta di "vita sospesa" che in termini medici è definita stato vegetativo. Ospite nella Rsa "Ovidio Cerruti" di Capriate, attorniato dall’amore della mamma Aurelia, del papà Marco e del fratello Damiano, nel nome di Leonardo e degli altri ospiti della struttura è nato il progetto "Ancora Vita" - sostenuta da tanti amici ed ex compagni di squadra del bomber -, che ha dato il nome al reparto, allo scopo di alleviare le condizioni di ricoverati e familiari.

Negli anni il progetto ha permesso di attrezzare il reparto della Rsa con un una vasca per la fisioterapia in acqua, una stanza multisensoriale e un moderno e sofisticato meccanismo automatizzato per sollevare e coricare nel letto i pazienti di ciascuna stanza. La "Ovidio Cerruti" di Capriate è stata la casa di Leonardo sino al 14 novembre 2021 quando si è spento all’età di 47 anni.

In rete per sostenere la ricerca

"Quest’anno abbiamo scelto di unire due momenti, ricordando Corrado e Leonardo con una bella iniziativa di amicizia sport e solidarietà - ha spiegato Gabriele Riva, ex sindaco di Arzago che ha militato per alcuni anni nell’Us Arzago - con gli amici della Nazionale “La Mitica” che promuovono la ricerca scientifica contro la leucemia. Prima della partita che vedrà scendere in campo con le Vecchie Glorie tanti ex compagni di squadra di Leo, ci sarà la cerimonia di intitolazione del nostro campo da calcio al “Bomber” che, dopo aver abbandonato il calcio professionistico, per passione, amicizia e ragioni di lavoro ha scelto di vestire la maglia dell’Us Arzago dalla stagione 2003/2004, quella della ripartenza in Terza categoria, realizzando in meno di 10 stagioni 132 reti e portando i gialloblu sino al campionato di Prima categoria".

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