Lurano

Il "Bar Ceo" di Lurano ha chiuso i battenti dopo 68 anni

Il primo ottobre lo storico locale del paese gestito dalle sorelle Resmini ha abbassato definitivamente la saracinesca

Il "Bar Ceo" di Lurano ha  chiuso i battenti dopo 68 anni
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Il "Bar Ceo" di Lurano delle sorelle Gisella e Romilda Resmini abbassa per sempre la sua saracinesca.

Chiude il Bar Ceo

O almeno fino a quando le sue proprietarie, costrette a chiudere bottega per raggiunti limiti di età visti i rispettivi 80 e 77 anni, non troveranno qualcuno disposto a rilevare il Bar Ceo e a conservare al suo interno tutti i cimeli raccolti in memoria del loro fratello più giovane, il compianto don Fausto Resmini. Originario del posto, scomparso prematuramente all’età di 67 anni a causa del covid durante la pandemia del 2020, il sacerdote fu un punto di riferimento e un esempio di devozione e umanità evangelica per tutta la comunità luranese, proprio come lo è stato il bar a conduzione familiare di via Giuseppe Mazzini che fu inaugurato da papà Giosuè Resmini nel lontano 1956 e che ha cessato di esistere lo scorso 1 ottobre.

Punto di riferimento del paese

In 68 anni di attività, il Bar Ceo era diventato uno dei principali luoghi di ritrovo per tutto il paese, con grandi e piccini che per decenni si sono ritrovati attorno ai suoi tavolini per trascorrere insieme ore di svago. Ma non solo. Perché per i luranesi, ma soprattutto per Gisella e Romilda, il Bar Ceo è stato anche il posto perfetto in cui affrontare il dolore per la morte di don Fausto e custodirne il ricordo con l’allestimento di un piccolo museo.
Negli ultimi quattro anni infatti, le due sorelle hanno raccolto e affisso sulle pareti della loro attività fotografie e articoli di giornale sul fratello defunto e sugli omaggi che gli sono stati riservati dal territorio bergamasco dopo la sua dipartita. Tra questi, non potevano di certo mancare l’intitolazione del carcere di Bergamo e la realizzazione dell’opera pubblica in suo onore che ancora oggi abbellisce piazza Concordia.

Il memoriale per il fratello

Dopo averci creato un tale memoriale quindi, Gisella e Romilda non avrebbero mai scelto di chiudere il bar, se solo gli acciacchi dell’età non avessero imposto loro di andare in pensione. Per tutta la vita, le sorelle Resmini hanno portato avanti l’attività di famiglia con ritmi di lavoro serrati, che fino alla fine di settembre hanno comportato la sveglia all’alba e il rientro a casa a notte fonda, specie nei weekend e durante le feste paesane. Ora, per entrambe, è giunto il momento di godersi un po’ di meritato riposo, con il ricordo di don Fausto nel cuore e la speranza che prima o poi esso possa rivivere anche tra le mura del "Bar Ceo".

 

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