Ghisalba

Il 7 luglio si inaugura la nuova gestione per il "Circolo del progresso"

Un gruppo di volontari sta lavorando alacremente da qualche settimana e ieri, venerdì 30 giugno, ha riaperto

Il 7 luglio si inaugura la nuova gestione per il "Circolo del progresso"
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Aria nuova al "Circolo del Progresso" di Ghisalba, dopo le recenti dimissioni di Catiuscia Gherardi a prendere il suo posto alla presidenza del Direttivo è stato Luigi Feliciani, già presidente della "Consulta delle associazioni" e della sezione locale dell’Associazione nazionale invalidi e mutilati del lavoro (Anmil). E in queste settimane i volontari stanno rinnovando i locali. A breve l’inaugurazione.

Il Circolo del progresso

Il Circolo è un pezzo di storia del paese, non c’è dubbio, se è vero che è nato nel lontano 6 luglio 1946, per volontà di alcuni residenti che, stanchi dopo il lavoro nelle campagne o nei cantieri della Milano da ricostruire, cercavano un momento di aggregazione, un locale "dopolavoro". Poi il primo maggio 1952 il circolo ha ottenuto un riconoscimento diventando Enal, il corrispettivo dell’Arci per l’allora Democrazia Cristiana. Salvo che poi, dopo qualche anno, diventare Arci.
"Perché la tessera costava meno" ha sorriso Feliciani.

Una lunga storia

Bar, iniziative ludiche, gite, biliardo, carte, una formula che funzionava benissimo. Negli anni poi si sono susseguite varie vicissitudini, fino ad arrivare al 2019, che ha visto l’insediamento della presidenza Gherardi, che si è ripresentata anche tre anni dopo. Poi le dimissioni poco meno di un mese e mezzo fa, con l’assemblea dei soci che si è riunita per leggere il nuovo CdA composto dal presidente Feliciani, Giovanni Fumagalli (figlio dell’ex presidente Piero, figura storica del circolo degli anni ‘80) e Fabio Cortesi.

"Le dimissioni sono dovute ha ragioni di lavoro - ha affermato Gherardi - abbiamo lasciato il Circolo con i conti in ordine".

Lo sguardo al futuro

"La partecipazione scarseggiava - ha osservato il neopresidente - Ringrazio il precedente CdA perché ha portato avanti il circolo fino ad oggi e non ci sono debiti, ora l’obiettivo però è farlo tornare ai fasti di un tempo: da 52 iscritti siamo già arrivati a 176. L’ambizione è quella di raggiungere i 400 di una volta. Stiamo rinnovando l’interno, il bancone del bar era vecchio di 50 anni. Per ora è stata ripristinata la prima sala ma poi aggrediremo anche la seconda, la gente vuole tornare a giocare a biliardo. Essendoci poi una cucina, vogliamo tornare a consentire alle compagnie di venire a preparare un pasto insieme qui, come accadeva in passato. A tavola si fa aggregazione e nascono tante idee".

Il 7 luglio c'è l'inaugurazione

Il Circolo che ora fa parte di Associazione Italiana Cultura e Sport (Aics), è quindi slegato da qualsiasi appartenenza politica, ed è pronto ad affrontare un nuovo capitolo. I locali e uno degli appartamenti al piano superiore appartengono ai soci del circolo, è bene ricordarlo.
Un gruppo di volontari sta lavorando alacremente da qualche settimana e ieri, venerdì 30 giugno, ha riaperto.

"L’inaugurazione vera e propria però la faremo venerdì prossimo, il 7 luglio - ha rivelato il neopresidente - Siamo già parte della Consulta delle associazioni e aggregati al Comitato italiano paraolimpico con il quale vedremo di lavorare già dall’anno prossimo. L’obiettivo è ricreare quello spirito di appartenenza nella comunità com’era alle origini. Indiremo anche un’assemblea per far tornare il CdA a sette membri, il minimo per poter accedere al Registro unico nazionale del terzo settore della Regione, che consentirà di ricevere fondi per progetti di sport e cultura".

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