I volontari ripuliscono la Foresta di Pianura
Impegnati i volontari del gruppo Alpini e dell’Avis di Casirate e un gruppo di volontari trevigliesi del circolo Legambiente "Terre del Gerundo".
Mattinata di lavoro per i volontari che sabato scorso, nella giornata internazionale dell’ambiente, si sono presi cura della Foresta di Pianura di Casirate. Una foresta realizzata nel 2009 in un’area ad Est del centro abitato lungo la strada che conduce a Rivolta d’Adda, mettendo a dimora con un progetto di riqualificazione ambientale e di valorizzazione territoriale nell’area del legato Menclozzi, presso la cascina Ronchi.
Volontari in azione alla Foresta di Pianura
A prendere parte alla giornata, insieme al sindaco Manuel Calvi e a (pochi) casiratesi, i volontari del gruppo Alpini e dell’Avis di Casirate e un gruppo di volontari trevigliesi del circolo Legambiente "Terre del Gerundo" del presidente Stefano Cerea. Tra i compiti che i volontari si sono dati quello di rimuovere le retine di protezione rimaste attorno alle piante da quando vennero messe a dimora e ripulire l’area verde dai rifiuti abbandonati.
Trovati rifiuti di ogni genere
"Sono stati trovati rifiuti di diverso tipo - ha raccontato il primo cittadino di Casirate - C’era del verde domestico o, forse, da attività di fiorista, alcuni sacchi con vestiario e resti di piccoli cantieri edili, idraulici e di ristrutturazione con ogni probabilità scaricati (abusivamente, ndr) da qualche camioncino di passaggio. Rispetto ad altre volte, sono sincero, abbiamo trovato molto meno rifiuti, soprattutto ingombranti, anche se la zona è isolata e di passaggio, a servizio degli agricoltori che si spostano da Cascine San Pietro ai terreni a sud e viceversa".
L’Amministrazione, alcuni anni fa, aveva anche provato a chiudere il passaggio lungo la strada poderale con sbarre, per arginare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, ma poi le tolse.
"Erano più le volte che i contadini trovavano i lucchetti tranciati - ha spiegato il sindaco Calvi - Quando è stata fatta la Foresta serviva avere una progettualità fattibile anche dal punto di vista economico e non l’idea di investire milioni per ristrutturare una cascina che sta cadendo a pezzi".
E la Foresta torna a crescere
Nel corso degli anni la Foresta di Pianura è cresciuta superando le aspettative.
"Gli esperti di Ersaf ci avevano prospettato la possibile morte del 50% delle essenze arboree messe a dimora e, invece, constatiamo che la Foresta ha una crescita inaspettata, superiore al 20% delle aspettative: le piante crescono e ne nascono di nuove - ha aggiunto Manuel Calvi - Non nascondo che gestire costantemente un simile “polmone verde” non è semplice, comporterebbe dei costi non sostenibili per le casse del Comune e perciò ben vengano giornate come questa. Anche se la risposta, tra i cittadini di Casirate, è stata freddina... I casiratesi alla Foresta di Pianura ci vanno a passeggiare, ma non la “sentono” troppo. Una cosa è realizzare un foresta urbana in un grossa città come Milano: diventa un luogo vissuto dai residenti. Altro è farlo a Casirate dove c’è campagna tutto attorno al paese. Paradossalmente ci arrivano persone da fuori, facendo chilometri, per visitarla".
Un "polmone verde" per il paese
Nonostante il poco appeal, nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale c’è anche quella di rendere il "polmone verde" più attrattivo e fruibile in futuro.
"A Bilancio abbiamo messo risorse, 60mila euro ottenuti da Regione Lombardia per bonifiche ambientali. Serviranno per rimuovere l’eternit dalle coperture di due fabbricati adiacenti la cascina Ronchi e da una tettoia - ha concluso il sindaco di Casirate - Siamo anche disposti ad investire sulla Foresta, e ci stiamo pensando, per attivare qualche iniziativa in collaborazione con soggetti privati per far conoscere ancor di più e rendere l’area fruibile, vivibile e invitante per chi, della zona o da fuori, la vorrà visitare e frequentare".