Treviglio

Guardia medica Treviglio: ambulatori illuminati a giorno, ma nessun medico

La videodenuncia di una paziente: "Sono qui dentro da sola, potrei anche dormirci...".

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Lunedì sera, viale Piave, Treviglio. I pazienti, come sempre, sono in fila sotto gli uffici della Continuità assistenziale, la "guardia medica" che nelle ore notturne fa le veci ormai spesso anche dei medici di base diurni, che non ci sono. Peccato che all'interno non ci sia apparentemente nessuno: gli ambulatori al primo piano sono completamente illuminati, ma il servizio sembra  interrotto.  A documentare l'ennesimo disservizio sanitario nella Bassa bergamasca, dopo mesi e mesi di polemiche sulla Continuità assistenziale diurna, è stata  nei giorni scorsi una paziente che ha deciso di filmare il deserto dei corridoi. Commentando, peraltro, anche lo spreco di energia. "Ma non dovevamo risparmiare energia?" si chiede.

Guardia medica Treviglio: uffici vuoti e illuminati

La paziente in questione racconta di essere una ex mutuata del dottor Calì, che ha cessato l'attività proprio in questi giorni a Calvenzano, Caravaggio e Misano.  L'ultimo giorno lavorativo era il 2 dicembre.  "Per gli assistiti resterà possibile accedere ai servizi della Cad diffusa, in particolare alla possibilità di prenotare delle visite occasionali con i medici che hanno dato disponibilità. Le prenotazioni si effettuano nelle farmacia aderenti" spiegava l'Ats in una nota. "Resta sempre possibile, per gli ex assistiti, chiedere ad altro medico della provincia (con ancora disponibilità) la sua puntuale accettazione scritta (inviando poi il tutto allo sportello telematico per la registrazione), così come resta confermata la possibilità di accedere alle postazioni di Continuità Assistenziale (previa telefonata al 116117), secondo le indicazioni della Centrale Operativa Regionale". Sempre che oltre agli uffici aperti, ci siano anche medici.

 

 

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