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Gli studenti dell’Istituto comprensivo Fermi in visita alla sede della Fao a Roma

Accompagnati da due guide, i giovani di Romano hanno visitato tutte le sale dove si incontrano i leader di tutto il mondo.

Gli studenti dell’Istituto comprensivo Fermi in visita alla sede della Fao a Roma
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Accompagnati da due guide, i giovani di Romano hanno visitato tutte le sale dove si incontrano i leader di tutto il mondo.

Gli studenti del Fermi in vista alla Fao

Negli ultimi tre anni le ragazze e i ragazzi della terza A dell’IC Fermi di Romano hanno svolto parecchie attività relative all’Agenda 2030 e avendo scelto di essere #ZeroHunger generation, si sono impegnati ad aggiornarsi, leggendo e approfondendo il problema della fame a livello locale e mondiale. Per questo hanno anche collaborato con la Caritas interparrocchiale e con Onlus che operano nei paesi in via di sviluppo; si sono impegnati ad evitare ogni tipo di spreco, incominciando da ciò che c’è nel loro piatto e nel marzo di ogni anno si sono fatti promotori di una raccolta cibo per i poveri. I docenti, sapendo che a Roma la FAO (agenzia dell’ONU che opera a livello internazionale per sconfiggere la fame e garantire a tutti la sicurezza alimentare) è disponibile ad aprire le porte ai visitatori per una visita speciale sul posto, hanno deciso di far scoprire ai propri alunni tutto sulle sue attività, sul suo mandato, sulla sua storia e sulla sua collezione d'arte. Così mercoledì scorso uniti agli studenti hanno vissuto un’esperienza indimenticabile. Due guide esperte li hanno accompagnati in tutte le sale più iconiche, dove si incontrano i membri dell’Organizzazione e i leader di tutto il mondo.

Tutti devono essere attori del cambiamento

"Ci hanno spiegato che la tabella di marcia scelta dalla FAO per accelerare l'azione verso la realizzazione dell'Agenda 2030 prevede “quattro pilastri di miglioramento”, - ha detto la docente Tiziana Pagani - vale a dire una migliore produzione, una migliore nutrizione, un ambiente migliore e una vita migliore. Grazie a questi quattro pilastri, potranno essere trasformati i sistemi agroalimentari, che saranno resi più efficienti, inclusivi, resilienti, sostenibili e capaci di garantire cibo nutriente e sicuro per tutti, senza lasciare nessuno indietro. Insieme abbiamo capito che siamo tutti compagni di viaggio: non solo i governi, ma anche la società civile, il settore privato, gli organi d'informazione e l'opinione pubblica, compresi i ragazzi e i giovani, devono diventare attori del cambiamento per il conseguimento degli obiettivi globali. Infatti un mondo che affronta minacce crescenti ci impone di agire senza indugio per salvaguardare la vita, trasformando i nostri sistemi agroalimentari per rendere il nostro pianeta a prova di futuro e ottenere così risultati sostenibili".

L'entusiasmo degli studenti

"Siamo stati alla FAO e devo dire che è stata un'esperienza davvero interessante. - ha detto Claudio uno degli studenti - La visita guidata ci ha permesso di scoprire tante informazioni utili sulla lotta contro la fame nel mondo. Le guide erano molto preparate e ci hanno spiegato in modo chiaro le attività dell'organizzazione. È stato affascinante vedere le grandi stanze delle conferenze con tutte le bandiere degli stati membri, simbolo di un’uguaglianza che in questo momento è molto difficile da trovare. È stata un'esperienza che ci ha fatto riflettere sull'importanza della sana alimentazione e del cibo per tutti".

"L'edificio era bellissimo: soprattutto l'interno che era pieno di colori e bandiere. - l’impressione di Abhijot, un altro studente - Per me la parte più coinvolgente è stata quando abbiamo visitato la stanza più grande in assoluto che poteva ospitare più di mille persone, era piena di bandiere e il soffitto era speciale: c'era una scultura dell'universo fatta da un artista Italiano negli anni Cinquanta".

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