Gli alunni dei Salesiani "insegnanti per un giorno" alla "Didacta Italia"

Gli alunni dei Salesiani "insegnanti per un giorno" alla fiera dell'innovazione didattica di Firenze.

Da Treviglio a "Didacta Italia"

Cinque alunni - Alessandro, Giulio, Martina, Matteo e Andrea - della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado del Centro Salesiano don Bosco di Treviglio si sono resi protagonisti, lo scorso 20 marzo, di una giornata speciale. Per un giorno, infatti, hanno indossato i panni degli insegnanti partecipando a Didacta, la fiera dell’innovazione didattica, che si tiene annualmente a Firenze, quest’anno dedicata a San Giovanni Bosco.

Gli alunni diventano insegnanti

I docenti hanno raccolto la sfida di offrire agli studenti la possibilità di mettersi in gioco in prima persona e, sostenuti dal sano protagonismo giovanile tanto caro a don Bosco, gli allievi si sono spesi con impegno per far conoscere i lavori realizzati nel corso dell’anno insieme ai propri compagni. In particolare, la scuola primaria ha saputo coinvolgere i visitatori in un tour virtuale - in realtà aumentata - nell’antica Roma grazie all’utilizzo della Reality Composer  che, tra le altre cose, permette di lavorare sulle immagini per fare esperienze cognitive. In rappresentanza dei loro compagni della classe quinta, Alessandro e Giulio hanno utilizzato abilmente l’iPad per mostrare come lo strumento possa essere occasione di arricchimento dei contenuti trattati, un mezzo per ampliare le esperienze di apprendimento.

I progetti dei Salesiani

Invece, i due progetti, a cui alcune classi di seconda media si sono dedicate in questi mesi, sono “Tutti abbiamo uno scheletro…nell’iPad”, un prodotto interattivo sul sistema scheletrico, e “Turisti si cresce”, un libro digitale corredato di testi, foto e podcast realizzati dagli studenti. Il contesto è la didattica con il digitale, avviata a scuola, frutto del lavoro quotidiano di insegnanti e studenti; supportati dall’integrazione della tecnologia digitale nelle ore di didattica, gli allievi hanno l’occasione di sviluppare competenze trasversali di collaborazione, risoluzione dei problemi e gestione dell’imprevisto.

Sempre più coinvolti

“Impariamo un metodo, collaboriamo e ci divertiamo” spiega Matteo a chi lo avvicina in Fiera. “Così le idee sono più chiare e ricordiamo meglio”, aggiunge Andrea. “Possiamo informarci, approfondire e ci sentiamo più coinvolti", conclude Martina. I tradizionali contenuti non vengono meno, ma diventano quella “pasta” su cui mettere le mani; così i giovani imparano a pensare con autonomia, ad impegnarsi con serietà e a condividere fatiche e successi.

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