Giornata Mondiale Alzheimer, lavanda "solidale" per finanziare la ricerca
Dal 21 al 25 settembre, a fronte di una donazione, verranno proposte delle piantine di lavanda, il cui ricavato sarà interamente devoluto ad Airalzh.
Una piantina di un colore e un profumo intensi. Una piantina il cui significato è “il tuo ricordo è la mia unica gioia”. Una piantina da acquistare per uno scopo benefico, per dare un piccolo ma importante sostegno alla ricerca per una patologia che coinvolge oltre 600mila pazienti in Italia.
Giornata mondiale Alzheimer
Airalzh (Associazione Italiana Ricerca Alzheimer) e Orpea Italia, attore di riferimento nell’assistenza socio-sanitaria e nella creazione di strutture ad alto comfort alberghiero per l’accoglienza e la cura delle persone fragili, uniscono le proprie forze in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, in programma il 21 settembre. Nelle strutture Orpea del Nord Italia, presente anche a Verdello, dal 21 al 25 settembre, a fronte di una donazione, verranno proposte delle piantine di lavanda, il cui ricavato sarà interamente devoluto ad Airalzh per finanziare le attività di ricerca sulla malattia di Alzheimer.
Finanziare la ricerca
La malattia di Alzheimer è complessa e multifattoriale e, di solito, si sviluppa dopo i 65 anni. A causa dell’invecchiamento della popolazione, si prevede che, entro 30 anni, ne sarà affetta 1 persona su 85 nel mondo. L’obiettivo di Airalzh è quello di avere “un domani senza Alzheimer” e, per poterci arrivare, l’associazione si impegna giornalmente nella raccolta di fondi, che vengono destinati esclusivamente alla ricerca.
L'impegno di Airalzh
Airalzh, in Italia, è l’unica Associazione che promuove la Ricerca medico-scientifica sulla malattia di Alzheimer e altre forme di demenza. Ogni anno promuove il Bando AGYR (Airalzh Grants for Young Researchers), stanziando 300mila euro destinati a giovani ricercatori per finanziare progetti di ricerca sulla diagnosi precoce e sulla prevenzione e stili di vita. Acquistare una piantina di lavanda è un piccolo gesto, ma è un’azione che dà speranza a oltre 3 milioni di persone in Italia, tra pazienti, famigliari e caregiver.