Gigi Barber, addio all'artista delle forbici

Il capostipite della dinastia di parrucchieri De Pascalis, dal 1950 in via Verga, si è spento all'età di 93 anni.

Gigi Barber, addio all'artista delle forbici
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Gigi Barber, al secolo Luigi De Pascalis, capostipite della dinastia di parrucchieri in via Verga a Treviglio, si è spento lo scorso 8 marzo all'età di 93 anni. Il suo salone è aperto dal 1950 e oggi viene gestito dal nipote Christian, con la collaborazione del cugino Daniele.

Gigi Barber

Nativo di Galatina, in provincia di Lecce, Gigi Barber "salì" al Nord nel dopoguerra in cerca di fortuna. A ospitarlo fu il famoso sarto trevigliese Piero Sudati, come ringraziamento nei confronti delle zie di De Pascalis, che lo avevano aiutato quando era soldato ed era in servizio in Puglia. Dapprima il parrucchiere lavorò all’Hotel Plaza di Milano. Poi venne assunto da Corna, che aveva un noto salone in via Roma. Infine, nel 1950, la decisione di mettersi in proprio aprendo l’attuale negozio di via Verga (che all’epoca era limitato a un solo locale).

Di padre in figlio

Nel frattempo, proprio nei primi anni di attività, si innamorò di Maria Poloni (scomparsa 12 anni fa). I due si sposarono e dal loro amore nacquero Tiziano e Antonella. Il figlio maggiore cominciò fin da bambino a seguire le orme paterne, affascinato da pettini, rasoi e forbici. "Del resto mio padre è cresciuto qua dentro - ha sottolineato Christian - E quindi già a 10-11 anni ha cominciato a fare i primi tagli". Gigi e Tiziano De Pascalis cominciarono così a lavorare in coppia, fino a quando nel 1992 arrivò anche Christian, la terza generazione di parrucchieri. La gestione passò nelle mani di Tiziano, che ribattezzò il negozio "Barber Tiz".

Il ricordo

«Lo ricorderò in tutti i miei colpi di forbice, pensando al suono delle sue», con queste toccanti parole Christian De Pascalis ha voluto ricordare il nonno Luigi, per tutti "Gigi Barber". "Tanti trucchi del mestiere li devo a lui - ha proseguito il nipote - E’ stato lui, oltre a mio padre ovviamente, a darmi i primi insegnamenti e a trasmettermi la passione per questo lavoro. E fino a una decina di anni fa lo si poteva vedere ancora qui, magari mentre tagliava i capelli o faceva la barba a qualche suo vecchio amico. Un vero e proprio attaccamento al lavoro. Mi mancherà tanto".

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