Forza Italia interviene a difesa del sindaco: "Lo striscione abusivo? Dalla minoranza polemiche sterili"
Lo striscione abusivamente affisso alla cinta di Palazzo Visconti continua a far discutere: Davide Coita (FI) interviene a difesa del sindaco

Lo "Striscione della discordia" continua a far discutere: a difesa dell'Amministrazione comunale di Brignano anche il coordinatore di Forza Italia locale, Davide Coita.
Coita a gamba tesa contro il suo vecchio gruppo
Candidato alle ultime elezioni con il gruppo di minoranza "Brignano al Centro", il referente territoriale di partito è, sempre più, un corpo estraneo alla lista di Beatrice Bolandrini e sembra aver ormai definitivamente cambiato schieramento a supporto dell’Amministrazione del sindaco Marco Bonardi. Agli indizi dei mesi scorsi si è aggiunta infatti la "prova" di questi giorni, con il referente forzista intervenuto pubblicamente attraverso i propri canali social nell’accesa polemica sullo striscione del "Grest Barbera" affisso senza autorizzazione al muro di cinta di Palazzo Visconti, bene sottoposto alla tutela della Soprintendenza di Bergamo. Un’affissione di cui l’ex sindaco ha chiesto spiegazioni in Consiglio comunale e presso gli uffici dell’ente, ricevendo l’ammissione da parte del vicesindaco Stefano Biffi circa la mancata autorizzazione dello striscione, rimosso sul finire della scorsa settimana, che ha lasciato evidenti i segni dei tasselli sul muro in questione.
"Ostruzionismo politico che crea divisioni"

"A Brignano gli animi sono particolarmente caldi per via di uno striscione affisso sulla recinzione di Palazzo Visconti che, leggendo le dichiarazioni dell’opposizione consiliare, deturperebbe il muro esterno ingenerando “uno scempio” – ha esordito Coita – Sono miope e astigmatico, ma non serve avere dieci decimi per rilevare che quella recinzione è, da parecchi anni, brutta e pericolante; paradossalmente, dal punto di vista meramente estetico, lo striscione abbelliva la recinzione più che deturparla. Da cittadino senza alcun ruolo istituzionale non posso non evidenziare che l’ostruzionismo politico a mo’ di “Prof. con la penna rossa” perpetrato dai banchi dell’opposizione non fa altro che creare divisioni tra cittadini e rallentare il lavoro degli uffici, nei quali operano funzionari pagati per erogare dei servizi, non solo per rincorrere continue richieste e sollecitazioni di chi ha evidentemente parecchio tempo libero. Sempre da cittadino mi aspetto, in linea generale, che l’attività consiliare abbia come unico faro la tutela degli interessi dei brignanesi e non la visibilità mediatica". A seguire, una presa di posizione più marcata: «Dividere la comunità, arroccandosi su una arcinota, e talvolta pretestuosa, tutela del patrimonio storico di Brignano, a cui tutti teniamo ma che non è paragonabile agli Scavi di Pompei o alle rovine dell'antica città di Akragas, mi sembra che non faccia altro che distogliere l’attenzione dai problemi concreti. Che non sono di certo riconducibili allo striscione degli amici del “Grest Barbera”, che finalmente tornano a organizzare una bella festa di paese".